Roma, 34enne tenta di riscuotere il bottino derivante dai gratta e vinci, ma gli accertamenti dimostrano che i tagliandi erano rubati.
L’audace colpo del solito ignoto. Questa vicenda non è il sequel del celebre film di Mario Monicelli, ma ci si avvicina molto. Via Tiburtina, una ricevitoria della Capitale diventa protagonista del misfatto: un 34enne incensurato entra con 38 gratta e vinci. Tutti vincenti. L’uomo pretende la ricompensa, mentre si accinge a ricevere il bottino – oltre 5000 euro – i controlli effettuati riscontrano che quegli stessi tagliandi risultano essere stati rubati in Umbria.
La situazione diventa critica: “Mi hanno offerto diversi biglietti a metà prezzo. Il valore totale era di 800 euro, ma non sapevo fossero rubati. Me li ha dati un ragazzo in via della Magliana, ma non sapevo fossero rubati”, si sarebbe giustificato l’uomo (che risulta essere incensurato) secondo il racconto de Il Messaggero. Subito dopo il 34enne è stato condannato a un anno di reclusione con l’accusa di ricettazione, ma i Carabinieri della compagnia di Roma Parioli stanno ancora indagando sull’origine della partita dei biglietti rubati.
Roma, gratta e vinci rubati: 34enne tenta di incassare il bottino
Nel frattempo il Giudice ha disposto la distribuzione dei tagliandi vincenti ed elevato una multa da 400 euro per l’avventore. Sospendendo, di fatto, la reclusione che comunque rimane agli atti come prima istanza. Non è ancora chiaro se sia stato il 34enne a rubare i tagliandi oppure no, per questo le accuse sono soltanto di ricettazione e non di riciclaggio. Chi ha sottratto i biglietti nella tabaccheria-ricevitoria di Terni?
Questo il dilemma che le autorità stanno cercando di dipanare, partendo dalla consapevolezza – secondo le recenti ricostruzioni – che la ricevitoria di via Tiburtina (dove si è recato il 34enne con la ludopatia) sarebbe usata spesso per incassi “di questo tipo”. Ovvero con storie “particolari” alle spalle. La fortuna è cieca, ma qualcun altro ci vede lungo.