La Giunta del sindaco Roberto Gualtieri discute la possibilità d’installare dei cestini antimozziconi in giro per Roma.
Il Comune di Roma ragiona su un’iniziativa efficace per mantenere il decoro: l’idea è quella dell’installazione di cestini antimozziconi in giro per la città. La proposta di delibera sarà già a livello avanzato, con l’installazione che andrebbe a risolvere le milioni di cicche di sigaretta presenti per le strade della Capitale. Tale idea ha raccolto l’appogio dell’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, ma anche degli ambientalisti e delle associazioni di categoria attive nella gestione dei rifiuti.
Roma pensa ai cestini antimozziconi
La proposta guarderebbe dei numeri precisi, legate alle sigarette fumate ogni giorno nella Città Eterna. Sarebbero infatti 11 milioni le sigarette fumate ogni giorno da romani e turisti, di cui più di 5 milioni poi finiscono in terra a gettati all’interno dei tombini capitolini. L’abbandono delle cicche, oltre a portare degrado, disperde 4 mila sostanze chimiche nell’ambiente, alcune peraltro anche tossiche e cancerogene per la salute umana.
Nuovi cestini per le sigarette nella Capitale
Il piano sarebbe quello dell’installazione di nuovi cestini per tutta Roma, capaci di raccogliere anche le sigarette utilizzate. Tali cestini, così come pensati dalla proposta di delibera, verrebbero gestiti da AMA. Alla municipalizzata ai rifiuti, inoltre, si appoggerebbero altre realtà imprenditoriali specializzate proprio nel riciclo dei mozziconi di sigaretta a terra.
Dove verrebbero inseriti i nuovi cestini di Roma?
Nonostante ancora sia solo un’idea per migliorare il decoro della Città Eterna, l’Amministrazione è stata capace di pianificare anche una mappatura dei nuovi cestini. Le installazioni al decoro verranno sistemate davanti le università della Capitale, uffici della pubblica amministrazione, fermate dei mezzi pubblici e aree ad alto transito di persone o turisti.
Quanto costeranno i cestini a Roma?
La domanda della politica dentro il Consiglio Comunale di Roma, però, è quello legato ai costi di una simile installazione sulle casse dell’amministrazione. Almeno per ora, il costo peserà solamente sulle ditte specializzate dal riciclo dei mozziconi, che ovviamente avrebbero dei ritorni in questa tipologia di attività per mantenere il decoro della Capitale.