Il Partito Democratico tuona contro i vertici Rai, particolare attenzione al TG1: nel mirino un servizio dedicato ad Atreju.
Il Partito Democratico prosegue la manovra di opposizione al Governo Meloni. Se la strategia nelle piazze si dimostra altalenante, con il PD che cala nei sondaggi, altrove l’opera di contrasto continua senza sosta. Nel mirino il telegiornale del primo canale: Raiuno, da quando sono cambiate le figure aziendali a Viale Mazzini, è sempre stata attenzionata dalle opposizioni. Il sentore, secondo gli iscritti in quota Schlein e non solo, è che ci fosse una faziosità incontrastata nella scelta dei format e nell’impostazione del telegiornale.
Situazione controllata, in maniera quasi quotidiana, dal Responsabile informazione del Partito Democratico: il giornalista Sandro Ruotolo. L’uomo si è sempre distinto per il suo modo di operare. Le inchieste parlano per lui, ma stavolta non è questione di Curriculum. Non deve scandagliare la notizia, ma tenere gli occhi aperti. A fronte di questo, Ruotolo ritiene che il TG1 stia lentamente guadagnando terreno a Destra, per usare parole più edulcorate rispetto alle sue: l’ex collega di Michele Santoro, infatti, non aggiusta il tiro e comunica senza mezze misure il disappunto.
Partito Democratico contro la Rai: “Il TG1 fa propaganda”
“La propaganda meloniana sulle reti Rai ha raggiunto un punto di non ritorno. Chiediamo, ancora una volta, ai vertici aziendali di fermarsi”. Subito dopo aggiunge: “La Rai è diventata cosa loro”. Gli umori sono ferventi. Non arriva risposta, al momento, da parte di Fratelli D’Italia. Le accuse, nello specifico, sono riferite a un servizio del TG1 sulla festa di Atreju. Ritrovo di Azione Giovani (sezione giovanile di Alleanza Nazionale) e attualmente kermesse di Fratelli D’Italia. Il contributo, nello specifico, è sembrato fortemente schierato: la scena de La Storia Infinita, i riferimenti alla “goliardia”, la promozione dei mercatini di Natale.
Tutti aspetti che non sono piaciuti ai rappresentanti del PD che fanno la voce grossa: “Basta tele Meloni”. Intanto, tra gli ospiti di Atreju, anche il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Luciano Spalletti. Toccherà a lui, stavolta, rappresentare la quota sportiva del Paese dopo che Mancini (ex C.T. azzurro) ha fatto la passerella lo scorso anno. La protesta resta sullo sfondo, perchè a fare ancora più rumore – dalle parti del Nazareno – è lo slogan: “Bentornato orgoglio italiano”.