Latina. Morbose attenzioni e condotte persecutorie nei confronti della vicina, eseguita la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di un 45enne del capoluogo pontino.
La Polizia di Stato di Latina, lo scorso 7 dicembre, ha proceduto alla notifica della “misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa” nei confronti di un 45enne del capoluogo. L’uomo si era invaghito della sua vicina di casa ma non era ricambiato. E così ha iniziato ad ossessionarla.
La vita della donna è diventata un incubo anche perché la vicinanza dei due appartamenti, situati all’interno della stessa palazzina, “facilitava” le condotte morbose dello stalker. “Mi aspettava sul pianerottolo e mi bussava ad ogni ora, anche di notte”, questo il racconto fornito dalla vittima alla Polizia.
Stalking a Latina: l’amore morboso di un 45enne per la dirimpettaia
La donna era arrivata in quel condominio da circa un anno. Ma quella che, almeno all’inizio, poteva essere scambiata per gentilezza o comunque rientrare nei comportamenti di “buon vicinato” ben presto però, purtroppo, si è rivelato tutt’altro. Di fronte al “no” della donna infatti, che aveva respinto le avances dell’uomo, quest’ultimo si è trasformato nel suo incubo peggiore.
Noncurante del diniego opposto dalla vicina di casa ad ogni possibile interesse nei suoi confronti, il vicino di casa molesto ha posto in essere con continuità tutta una serie di condotte persecutorie nei confronti della donna, costringendola, in una determinata occasione, a richiedere anche l’intervento delle forze dell’ordine pur di far desistere l’uomo da tali vessatorie condotte.
Il provvedimento dopo gli atti persecutori
L’uomo inoltre la attendeva sul pianerottolo di casa, ne controllava gli spostamenti, bussava alla sua porta anche in orari notturni, incurante del fatto che la donna avesse anche una figlia minore. In più occasioni la donna aveva persino acconsentito ad esaudire richieste di denaro avanzate dall’uomo nella speranza di farlo desistere dalle sue condotte persecutorie. Ma così non è stato. Esasperata, alla fine, la donna ha denunciato tutto alla Polizia. Per l’uomo così, come visto in apertura, è stato disposto il divieto di avvicinamento. Il procedimento, precisano dalla Questura di Latina, versa tuttora nella fase delle indagini preliminari, con la conseguenza che per l’indagato vige il principio di innocenza.