Fonda una società tessile in Cina e scappa con 10 milioni di yen a Fiumicino, truffando colleghi e soci. La fuga di un 47enne cinese finisce in un hotel di lusso.
Prende i soldi e scappa per viaggiare dall’altra parte del mondo, a Fiumicino. Con lui, una refurtiva dal valore di 10 milioni di yen, intascati in barba ai colleghi di una società tessile, in Cina. È la storia di un 47enne di origine cinesi a cui ha dato la caccia per una settimana intera l’antifrode cinese con l’accusa di appropriazione indebita e frode.
Ruba 10 milioni di yuen e fugge a Fiumicino: arrestato per frode
Partito dalla Cina con 10 milioni, il fuggitivo era approdato all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino la scorsa settimana, convinto di aver fatto perdere le sue tracce nel paese d’origine. Lì, in Cina, aveva fondato una società tessile, derubando colleghi e soci professionali. Quest’ultimi, resi conto del furto, hanno così sporto denuncia e per l’uomo è scattato un mandato d’arresto internazionale. Una segnalazione che lo ha incastrato al momento del check in nell’albergo di Fiumicino.
Dalla Cina a Fiumicino: si nascondeva nell’hotel Hilton
Con le autorità cinesi alle calcagna e il rischio di essere trovato, il 47enne si era così diretto la settimana scorsa verso l’Italia, rintanandosi nell’hotel Hilton di Fiumicino. È lì che ieri, 5 dicembre, è stato arrestato dai poliziotti del distretto Lido. L’uomo, riconsegnato alla giustizia, è ora a disposizione della magistratura che si occuperà nelle prossime ore delle pratiche per l’estradizione, atte al rimpatrio in Cina. Quanto al reato, appropriazione indebita e frode, le autorità cinese stanno passando in rassegna anche i conti correnti del fuggitivo: la fuga in Italia potrebbe costargli l’ergastolo.