A mettere fine ad una storia di ripetute violenze è stata la polizia, chiamata da una donna dopo l’ennesimo episodio di violenza da parte del marito, durante il quale l’uomo era anche arrivato a lanciarle addosso alcune sedie. E’ successo a Viterbo dove un uomo di 63 anni è stato denunciato. La moglie, in seguito, ha raccontato agli agenti di essere stata maltrattata e picchiata ripetutamente dal marito, fin dal 2019. E’ quanto ha riportato l’agenzia di stampa Ansa.
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Per l’uomo, denunciato in fase di indagine preliminare, è scattata la misura cautelare di allontanamento dal domicilio familiare, con il conseguente divieto di avvicinarsi alla moglie. Inoltre, in via precauzionale al 63enne sono state anche sequestrate alcune armi che deteneva regolarmente.
Il precedente. Violenza domestica a Formia, maltratta per anni la moglie e le vieta il vaccino Covid: condannato marito violento
Il Tribunale di Cassino ha condannato E.P., cittadino romeno residente a Formia, per maltrattamenti e lesioni inflitte alla sua ex moglie. La sentenza, emessa dal Tribunale collegiale di Cassino con la presidente Dott.ssa Tavolieri, ha rivelato una situazione di assoluta prevaricazione da parte dell’imputato nei confronti della vittima, culminata fino a due anni fa con una continua violenza domestica.
Il caso di violenza domestica a Formia
I fatti risalgono al periodo immediatamente precedente e successivo all’esplosione della pandemia da COVID-19, durante il quale è emersa una serie di vessazioni e aggressioni fisiche perpetrate da E.P. nei confronti della moglie. In modo particolarmente grave, è emerso che alla donna era stato precluso il diritto di vaccinarsi contro il COVID, un aspetto che ha suscitato ulteriori preoccupazioni e indignazione.
La violenza domestica verso l’ex moglie
Le violenze fisiche e psicologiche, documentate anche davanti al figlio minore della coppia, hanno portato la vittima a denunciare l’abuso, e attualmente, la donna è ricoverata in una località protetta per garantirne la sicurezza. Nonostante la difesa strenua dell’avvocato Francesco Candido, che ha sostenuto l’innocenza dell’imputato, la donna, assistita dall’avvocato Pasquale Di Gabriele, ha dimostrato in modo convincente che i maltrattamenti erano stati effettivamente causati dal marito. Quest’ultimo si è giustificato definendo tali dinamiche come “normali” all’interno di una coppia.