L’omicidio di Giulia Cecchettin, il cui corpo martoriato da diverse coltellate al collo e in viso è stato recuperato il 18 novembre scorso in una scarpata, sta provocando reazioni da più parti. Non solo manifestazioni contro la violenza sulle donne e un vertiginoso incremento di denunce da parte di donne vittime di abusi, anche Casapound ha voluto dire la sua in merito a un fatto di cronaca che ha lasciato l’Italia intera sotto choc e lo ha fatto affiggendo manifesti in giro per Roma. Immagini dell’assassino di Giulia, Filippo Turetta.
Casapound contro la società che ‘non fornisce valori o esempi’
Veri e propri poster con la foto del giovane killer dell’ex fidanzatina, scappato e arrestato in Germania, al quale Casapound fa seguire una nota. “In questi giorni stiamo sentendo continuamente parlare di Turetta come ‘figlio sano del patriarcato’ e di ‘rieducazione’ nelle scuole. Turetta è invece – sottolinea il gruppo di estrema destra – la conseguenza di una società che non fornisce più valori né, tanto meno, esempi”.
Il gruppo di estrema destra evidenzia: ‘giovani non formati per affrontare le difficoltà’
Non ha dubbi Casapound che punta l’indice contro la società evidenziando: “Dopo anni di decostruzione di genere, di deresponsabilizzazione del cittadino, a partire dalla scuola, cosa ci si può aspettare se non individui non in grado di affrontare una benché minima difficoltà? Si parla di rieducazione ma nelle aule scolastiche si ha addirittura paura nel dare voti negativi ai ragazzi per il rischio di ‘turbarli’. Che rieducazione ci potrà mai essere in una scuola che non rende ragazzi e ragazze in grado di affrontare difficoltà, superarle e prendersi responsabilità? Filippo Turetta, come tanti altri, sono proprio figli di quel sistema ‘fluido’, tanto sbandierato anche dalle femministe che ora pensano di infiammare le piazze, fondato sulla mediocrità e sul non essere piuttosto che su esempi di coraggio e virtù”.