Capodanno col rapper che inneggia al femminicidio. E’ questa l’accusa piovuta sulla testa dell’amministrazione di Ladispoli, centro balneare non distante da Roma, che ha deciso di affidare il concerto in piazza di fine anno a Emis Killa, il rapper sotto accusa, e Gue Pequeno. La notizia è riportata oggi dal sito online de La Repubblica.
Emis Killa in concerto a Roma, dove poter trovare i biglietti
Le parole incrimate
“Preferisco saperti morta che con un altro. Vengo a spararti”, le strofe della canzone di Emis Killa incriminate e che ora hanno acceso la polemica sul sindaco di Ladispoli Alessandro Grando che all’iniziativa dei festeggiamenti avrebbe destinato 345mila euro. Per placare le critiche Grando, precisa Repubblica, avrebbe assicurato che la scaletta non prevederà testi “con espressioni violente di genere”.
Polemiche per il concerto di Emis Killa a Ladispoli
Ma non sono mancate le polemiche. La consigliera regionale e coordinatrice nazionale del Pd Marta Bonafoni ha chiesto alla Regione Lazio di non finanziare l’evento: “Quella del Comune di Ladispoli è una scelta sbagliata e pericolosa. Affidare lo spettacolo in piazza nella notte di Capodanno a rapper che con le proprie canzoni sembrano quasi incoraggiare comportamenti violenti contro donne e ragazze è tra l’altro un inaccettabile tradimento di ciò che ha chiesto alle istituzioni la grande mobilitazione di sabato scorso”.
“Mi auguro che la Presidenza del Consiglio regionale risponda con un deciso no alla richiesta di contributo avanzata dal Comune. Meglio che quei soldi vengano destinati a ben altre iniziative, capaci di mettere in discussione quel patriarcato di cui ancora, purtroppo, vediamo troppe evidenze e di cui subiamo le più tragiche conseguenze”.