“Fallimento Capitale”, la nuova Giunta nel mirino di Fratelli D’Italia. È scontro tra Gualtieri e gli oppositori dopo due anni di operato.
Gualtieri alle strette. Il Sindaco di Roma deve fare i conti anche con le pressioni interne, dopo settimane complicate per via della volata finale alla corsa per Expo 2030. Il disappunto arriva dall’interno. Gli oppositori – in primis Fratelli D’Italia – hanno tenuto una conferenza stampa dal titolo “Fallimento Capitale”. L’ordine del giorno è facile da intuire: a via della Greca 5, nei pressi della Bocca della Verità (location affatto casuale per l’intento dell’evento), si sono riuniti i principali rappresentanti dell’opposizione per mettere in pratica un rapporto stilato nelle scorse settimane che risponde – punto su punto – alla politica proposta dall’ex Ministro dell’Economia: “Gualtieri, dopo due anni di lavoro, ha fallito su tutta la linea”.
Questa la certezza che emerge dalla manifestazione, sostenuta nello specifico dal capogruppo Giovanni Quarzo, Francesco Barbato, Stefano Erbaggi, Mariacristina Masi, Rachele Mussolini e Federico Rocca. Un appuntamento per illustrare le criticità organizzative della Giunta. A conti fatti una vera e propria stoccata che il Primo Cittadino dovrà gestire e – se possibile – cercare di contenere. Lo scontro, tuttavia, non si placa: ogni obiettivo rivendicato da Gualtieri poche settimane fa è stato smentito categoricamente. Gli interventi prendono inizialmente spunto dal rapporto annuale dell’ACoS: nel mirino gestione dei rifiuti e trasporti, ma anche le iniziative per il Giubileo.
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Gualtieri alle prese con il “Fallimento Capitale”: Fratelli D’Italia incalza il Sindaco
“Il Sindaco – fanno sapere dalla conferenza – va in giro per la città e prende l’autobus. Mostra ai romani come vengono pulite le strade e in che modo viene curato il verde pubblico. Cose che dovrebbero essere ordinarie le fa passare per straordinarie”. Successivamente, le remore entrano nello specifico: “A due anni dalla guida PD, Roma non ha risolto neanche uno dei suoi problemi essenziali. La città è sporca e gli spazzini di quartiere non si vedono. Il traffico è in costante aumento a causa dei cantieri che aprono in contemporanea. Si evince un coordinamento inefficace”.
Roma Capitale, dal canto suo, ha promesso che i lavori si svolgeranno di notte per limitare i disagi ai cittadini. Non basta a placare l’insofferenza delle opposizioni e la costante esigenza di ordine, chiarezza e riferimenti. Gualtieri, dopo il responso per Expo 2030, dovrà gestire tutte queste “scosse” che dopo 730 giorni non possono definirsi di assestamento.