Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Latina hanno messo in atto l’operazione “Black Angus”, applicando misure cautelari reali contro gli amministratori di fatto e di diritto di una società di capitali attiva nel settore della macellazione e del commercio all’ingrosso di carni.
Latina, operazione Black Angus: focus sul commercio delle carni
Il sequestro cautelare è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Latina, in seguito a indagini condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Latina, coordinate dalla Procura della Repubblica locale. Le indagini sono scaturite da una verifica fiscale che ha rivelato una base imponibile sottratta a tassazione per oltre 16,5 milioni di euro. Le indagini, condotte con un approccio trasversale, hanno coinvolto riscontri contabili, indagini di polizia giudiziaria e investigazioni economico-finanziarie. Queste hanno portato all’ipotesi di una frode fiscale commessa da tre individui di origine romana. Operando senza presentare dichiarazioni dei redditi, avrebbero sottratto al fisco oltre 16 milioni di euro, accumulando un indebito vantaggio tributario di 3.170.000 euro.
L’operazione Black Angus a Latina: gli accertamenti
Le azioni illecite degli indagati includono l’occultamento e/o distruzione delle scritture contabili e dei documenti obbligatori per la conservazione. Questo tentativo di ostacolare la ricostruzione del reale volume d’affari ha impedito agli organi di controllo di quantificare le somme dovute allo Stato per imposte sui redditi e I.V.A. Inoltre, le azioni economiche messe in atto hanno portato la società coinvolta al fallimento, danneggiando creditori ed Erario.
I sequestri sul territorio pontino
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro e beni, pari al valore dell’imposta evasa. Tra i beni attinti dal decreto, vi sono disponibilità finanziarie, quote societarie (di sette società di capitali riconducibili agli indagati) e beni immobili e mobili registrati. Le Fiamme Gialle, ferma restando la presunzione di innocenza, hanno denunciato i tre soggetti per omessa dichiarazione dei redditi, occultamento o distruzione della documentazione contabile obbligatoria (ai sensi del D.lgs. n. 74/2000) e bancarotta fraudolenta.
Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza
Questa operazione mira al recupero effettivo delle somme illecitamente non dichiarate, confermando l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare le forme evasive e contribuire alla leale concorrenza tra le imprese. L’obiettivo è anche quello di promuovere prospettive di crescita sane nel mercato del lavoro e della produzione, tutelando le libertà economiche dei cittadini e degli imprenditori onesti. L’operazione “Black Angus” è un esempio concreto dell’azione quotidiana della Guardia di Finanza a tutela della legalità e dell’economia del Paese.