E’ in corso da stamattina un presidio dei genitori separati dai propri figli in Piazza Santissimi Apostoli a Roma. Il sit-in è davanti alla sede della Prefettura. La manifestazione, spiegano i promotori, ha lo scopo di denunciare le reiterate violazioni in materia di genitorialità.
Un diritto inviolabile, quello di tanti minori, a stare con le proprie famiglie e che invece per cause di varia natura si ritrovano sottratti o “attenzionati” dai servizi sociali. Troppo spesso in Italia non si riesce infatti a fornire assistenza ma soprattutto sostegno e aiuto alla genitorialità, con norme che non promuovono il benessere dei minori e delle loro famiglie: per questo motivo stamani,18 novembre, tanti papà e tante mamme, perlopiù genitori separati, tramite un comitato promotore formato da un lungo elenco di rappresentanti delle associazioni di categoria di tutta Italia, rivolgono un appello urgente al Ministero della Giustizia affinché vengano stabili criteri di controllo sull’accudimento dei minori durante la collocazione extrafamiliare e non solo al fine di garantire la salvaguardia delle relazioni familiari e affettive.
La manifestazione di oggi
“Dati alla mano, parliamo di circa 35mila minorenni che ad oggi sono di fatto lontani dalle loro famiglie – commenta Andrea Carta, responsabile del comitato organizzatore – Un numero preoccupante che deve far riflettere. Il recente caso Bibbiano è solo un esempio tra i tanti che si verificano in tutto il paese, come riportato dai media nazionali”.
In questo contesto, il Comitato promotore chiede un intervento immediato del Ministro Sen. Carlo Nordio attraverso ispezioni ministeriali, al fine di riesaminare numerosi casi familiari in questione.
Una manifestazione, che ha lo scopo anche di richiedere l’implementazione di criteri e modelli nazionali di supervisione delle attività delle strutture di accoglienza, in seguito alle evidenti disparità tra le normative vigenti e la loro effettiva applicazione, riscontrate dalla Commissione Parlamentare di inchiesta istituita con legge n.107 del 29 luglio 2020, molto partecipata che coinvolge tante realtà italiane e che mira a sensibilizzare le istituzioni (Stato, Regioni ed Enti Locali) affinché promuovano interventi idonei a sostenere le famiglie e a porre fine alle pratiche illecite di separazione dei minori dai genitori.
“Chiudere le comunità di tipo familiare”
“Chiudere le comunità di tipo familiare subito – il grido di tanti genitori – Non sono a misura di bambino e non possono sostituire l’amore di una famiglia. Un minore, infatti, non può avere una crescita serena senza una famiglia. Ad affermarlo la Legge 149/01 e le disposizioni della Conferenza Stato-Regioni del 13 settembre 2006. Eppure le comunità educative continuano ad esistere, ad essere aperte e attive violando sotto la luce del sole ogni norma in merito. L’obiettivo primario è quello di mettere la parola fine a questo scempio, affrontando tutte le problematiche relative ai diritti dei bambini e al loro benessere coinvolgendo tutti i cittadini provenienti da ogni categoria sociale. Unendo le forze possiamo garantire un futuro migliore per le generazioni future.
Aderiscono alla manifestazione i rappresentanti delle associazioni:
- Coordinamento Colibrì-Italia OdV
- Papà Separati Milano Aps
- Papà e Mamme Separati Odv Novara
- Genitori Sottratti Bologna Odv
- C.S.A.
- Figli Negati Roma
- Ancore Torino
- Papà Separati Brescia
- Papa Separati Liguria Aps
- ANFI Roma
- Gesef Roma
- Papà Separati Lombardia Odv
- Bambini con Genitori in stato di Necessità Odv
- Assistenza Papà Separati Abruzzo
- Movimento Femminile Per la Genitorialità Milano
- Papà Separati Torino
- Graziani Adelina Aps contro la Malasanità e per i diritti umani
- Genitori per Sempre Messina
- Minori in Primo Piano Onlus Bergamo
- Coord. Diritti Famiglia Infanzia e Pari Opportunità
- #BambiniStrappati
- Anops Odv Associazione Nonni e Nonne penalizzati dalle separazioni