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Sciopero, paura a piazza del Popolo: esplose due bombe carta

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Esplose due bombe carta nei pressi di piazza del Popolo a Roma dopo che la manifestazione di Cgil e Uil nella giornata di sciopero si era da poco conclusa e la gente stava defluendo. Il responsabile è stato fermato dal servizio d’ordine dei sindacati e, sempre a quanto si apprende, consegnato alla polizia. Non ci sono stati feriti. E’ quanto ha riportato l’agenzia di stampa Ansa.

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Un uomo ha lanciato due bombe carta a piazza del Popolo nel giorno dello sciopero

L’uomo avrebbe tirato i petardi prima dal Pincio e poi contro le persone che stavano andando verso piazzale Flaminio. Almeno 60mila persone in piazza del Popolo per la manifestazione di Cgil e Uil, nel giorno dello sciopero: è la stima indicata dagli organizzatori Cgil e Uil di Roma e Lazio.

La manifestazione a Roma si chiude con ‘Bella ciao’

Si è chiusa sulle note di “Bella ciao” la manifestazione di Cgil e Uil in piazza del Popolo a Roma, nel giorno dello sciopero. Sul palco i segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, entrambi con la felpa del proprio sindacato: azzurra e rossa. Gli stessi colori che sventolano in piazza tra bandiere e palloncini. Esposta su un lato della piazza anche un grande bandiera della pace.

Tanti gli striscioni e i cartelli: “Questa manovra peggiora le mie condizioni di vita e di lavoro. Adesso basta” si legge sui cartelloni che mostrano i volti dei diversi lavoratori. La Funzione pubblica porta in piazza anche dei birilli ad altezza uomo a rappresentare lo “strike” contro una legge di bilancio che “penalizza il lavoro e i servizi pubblici”.

Le parole di Maurizio Landini

“Non abbiamo intenzione di fermarci, questo governo non rappresenta la maggioranza di questo Paese, perché la maggioranza è qui, in queste piazze. Rappresentiamo la maggioranza, non la minoranza”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, concludendo dal palco in piazza del Popolo il suo intervento nel giorno dello sciopero con la Uil. “Adesso basta – prosegue richiamando lo slogan della mobilitazione -. E’ il momento di cambiare: la battaglia che stiamo facendo è per dare un futuro al Paese, rimettere al centro il lavoro e la persona, avere un altro modello di sviluppo”.

“Noi continueremo, le piazze saranno ancora strapiene, perché il messaggio che avete mandato è che non bisogna né avere paura né abbassare la testa, abbiamo la forza e la ragione per rappresentarvi. Andiamo avanti, siamo sulla strada giusta”. “L’unità sindacale – aggiunge – non è solo una somma di sigle, è l’unità del mondo del lavoro e delle persone che lavorano. Bisogna garantire gli stessi diritti e le stesse tutele a tutti”.

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