Da ieri, 14 novembre, è disponibile su Netflix la serie televisiva Suburræterna, spin-off della trilogia di Suburra e che racconta nuovamente le vicende criminali che si svolgono tra il territorio di Ostia e la zona di Roma. Dopo la morte del personaggio cult di Aureliano Adami (interpretato da Alessandro Borghi), il ruolo di protagonista per questo nuovo capitolo della storia ricade sul personaggio di Alberto Anacleti, ovvero lo Spadino di Giacomo Ferrara.
Suburræterna torna a romanzare su Ostia
Lo zoccolo duro della storia si rinnova nel raccontare le vicende criminali del Litorale lidense, romanzando peraltro fatti già passanti realmente alle cronache. Non solo la guerra per le piazze di spaccio del territorio, ma anche le vicende legate all’occupazione abusiva delle case popolari alla Nuova Ostia e lo stato di miseria in cui vivono alcune aree più degradate di questa grande città sul mare.
Un racconto che generalizza Ostia?
Se il cuore della serie ruota attorno all’edificazione di un nuovo stadio di Roma (che riprende i fatti reali legati allo “Stadio della Roma”), su Ostia si torna probabilmente a generalizzare le problematiche e offrire una visione distorta del territorio insieme a tutto il X Municipio. Com’è possibile vedere nei primi sei episodi della nuova serie televisiva di Ciro D’Emilio, le piazze di spaccio sembrano essere uscite dai propri territori di riferimento, portando i pusher a vendere cocaina addirittura sotto il portone del Municipio a piazza della Stazione Vecchia e quindi a pochi passi dal centro storico lidense.
Un occhio ai commercianti lidensi
In una narrazione dove i morti e le sparatorie si ripetono in ogni singolo episodio, fa impressione vedere come diverse scene di morte avvengano proprio nei locali di ristorazione più rinomati di Ostia. Non solo incontri tra narcos, boss della malavita o rappresentanti della malapolitica capitolina, ma anche vere e proprie esecuzioni di capimafia all’interno di ristoranti lidensi ben riconoscibili e con tanto d’insegna esposta che compare durante il filmato.
Il X Municipio guarda al rilancio del turismo: Suburræterna guarda in questo senso?
Nell’ultimo anno, almeno a intenzioni, l’Amministrazione del presidente Mario Falconi ha detto di voler guardare al rilancio turistico del territorio di Ostia. Nessuno nega che, almeno al momento, l’intenzione è rimasta solo parola, come mostrò un nostro interessamento riguardo alle conseguenze della mancanza dei bagnini sulle spiagge libere di Ostia Ponente.
Tolte le problematiche, rimane la pubblicità che oggi ci regala nuovamente Suburræterna: una fotografia di un territorio dove può avvenire una sparatoria in spiaggia, ma anche capace di raccogliere la pessima eredità di territori come Scampia o Caivano. Insomma, se qualcuno nelle istituzioni capitoline attraverso Netflix guardava al marketing del territorio lidense, forse deve prendere atto come questa “pubblicità” allontana i turisti piuttosto che avvicinarli al mare di Roma.