Sono 162 i migranti sbarcati questa mattina, martedì 14 novembre 2023, al porto di Civitavecchia dalla Geo Barents, nave Ong battente bandiera norvegese gestita da Medici Senza Frontiere. Ad accoglierli sul molo, per la presa in carico, è stato il personale dell’Usmaf, dell’Asl Rm4, della Croce Rossa e della Protezione civile.
Migranti, ancora un naufragio: morti e dispersi nel giorno di Pasqua
I migranti arrivati a Civitavecchia provengono da Siria, Sudan del nord e del sud, Bangladesh, Senegal, Eritrea, Gambia, Nigeria ed Etiopia
I migranti, provenienti da Siria, Sudan del nord e del sud, Bangladesh, Senegal, Eritrea, Gambia, Nigeria ed Etiopia, sono stati salvati a largo delle coste libiche con due interventi entrambi da 81 persone. Ora saranno accompagnati nei centri di accoglienza di Lazio, Molise, Basilicata e Marche. Presenti 31 minori di cui 27 non accompagnati e anche una famiglia intera, con genitori e figli.
“Con quello di oggi siamo all’ottavo sbarco a Civitavecchia da quando questo è stato ufficializzato come porto sicuro – ha spiegato Simona Ursino, direttore sanitario aziendale ASL Rm4 – Ormai abbiamo meccanismi di collaborazione rodati con Usmaf, Croce Rossa e Protezione civile oltre alla Capitaneria di porto, all’Autorità portuale e alle forze dell’ordine. Per quanto riguarda lo sbarco di oggi posso dire che abbiamo avuto un primo resoconto delle visite effettuate a bordo e sono state riscontrate alcune criticità, come ferite infette e alcune patologie pregresse. Ci preoccupano soprattutto i traumi psicologici e quelli fisici subiti da queste persone”.
Le parole di Simona Ursino
“Per queste criticità- ha aggiunto Ursino- abbiamo attivato i reparti e il pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia. I nostri medici sanno che i pazienti che devono essere attenzionati sono stati identificati con un braccialetto blu”.
A spiegare il meccanismo di accoglienza è stato poi Fabio Petracchioli, coordinatore del pronto soccorso del San Paolo di Civitavecchia. “A bordo della nave – ha spiegato – avviene un primo screening da parte della sanità marittima. I migranti vengono tutti controllati e vengono effettuati anche i test covid. Poi avviene lo sbarco vero e proprio e noi dell’Asl Rm4 abbiamo allestito tre postazioni medico infermieristiche di cui una per le donne e una per i minori. Una volta fatti gli accertamenti le persone vengono infine accompagnate verso la Polizia di frontiera”.
Per questo sbarco, per la prima volta, è stato messo a disposizone dei migranti un telefono con un hot spot per permettere loro di chiamare casa. Inoltre è stato attivato un servizio di ricongiungimento familiare per facilitare i contatti con i parenti già in Italia”. Il primo sbarco a Civitavecchia è avvenuto a febbraio 2023.