Torna il nostro viaggio nella millenaria tradizione culinaria di Roma, questa volta andando a parlarvi di uno dei piatti più rappresentativi del nostro territorio: le fave con il pecorino. In alcune ricorrenze puramente romane, come il periodo pasquale ad esempio, da Ostia ai Castelli Romani troviamo centinaia di camioncini, a bordo strada, che vogliono venderci i famosi prodotti di questo piatto della tradizione capitolina.
Le fave col pecorino, un piatto stagionale di Roma
Come sappiamo, questo è un piatto prettamente pasquale. Proprio per la presenza delle fave, i romani sono soliti mangiare questo abbinamento durante tutta la stagione primaverile, certi di portare a tavolo un piatto semplice quanto delizioso. Da una parte la verdura di stagione, come le fave, abbinata al pecorino, proveniente prettamente dalla Campania (prettamente la provincia di Caserta) o dalle zone della ciociaria.
Quando mangiare le fave col pecorino a Roma?
Come diranno i romani storici della Città Eterna, le fave col pecorino è meglio consumarle durante il periodo primaverile. Infatti, se il pecorino è rintracciabile tutto l’anno sul nostro territorio e in particolare nelle aree della provincia di Frosinone, la freschezza delle fave possiamo trovarla solamente tra i mesi di Aprile e inizio Giugno. Proprio la qualità del vegetale. in questo senso, rende irresistibile questo piatto “povero” della tradizione capitolina.
I benefici sulla salute umana con le fave il pecorino
Le fave con il pecorino, come detto precedentemente, sono un piatto povero, ma soprattutto molto genuino per la salute umana. Come ci spiegano in esclusiva diversi nutrizionisti, all’interno di questo piatto troviamo due prodotti prioritari per il nostro benessere. Da una parte le fave, ovvero un legume meno conosciuto fuori dal Lazio, ma carico di fibre, vitamine e proteine. Poi troviamo il pecorino, ovvero un formaggio stagionale che, prodotto con latte di pecora, garantisce l’apporto di calcio, proteine e soprattutto grassi buoni.
L’eccellenza della cucina contadina romana
Un piatto povero, ma capace di conquistare i palati di tutto il mondo. Avere davanti un piatto di fave col pecorino, infatti, ci porta a viaggiare all’interno della cucina contadina romana. Cambiano i tempi, eppure cittadini e turisti rimangono fedeli alla tradizione culinaria, facendo carte false per poter assaggiare – o mangiare – uno dei piatti più rappresentativi del territorio capitolino. Due prodotti poveri, che insieme si amalgamano alla perfezione e danno vita a un piatto imperdibile.
Come cucinare le fave col pecorino alla romana?
Per la ricetta, come in altre occasioni, dobbiamo affidarci ai segreti delle anziane nonne romane, in particolare poi quelle che da giovani avevano l’abitudine di andare a trovare i propri parenti tra le campagne di Roma o del territorio ciociaro. Anzitutto, sbucciare le fave e bollirle per 20 minuti in acqua calda. Bisogna tenerle in pentola finché le stesse fave, come vedremo alzando il coperchio, non diventano tenere al palato. Una volta cotte, le scoliamo e poi le accompagniamo con olio extravergine di oliva, sale, pepe e soprattutto il prodotto clou del piatto: il pecorino grattugiato a scaglie.
L’alternativa per cucinare le fave col pecorino
Come tutte le ricette, chef, cuochi e persone hanno deciso di personalizzare la propria ricetta legata alle fave col pecorino. In questo senso, c’è la versione a fuoco vivo in padella. Fatte bollire e diventate morbide al palato delle persone, qualche cittadino romano le mette in padella. Qui, a fuoco vivo, si fa cuocere insieme a un soffritto composto da materie anche queste molto semplici: olio extravergine di oliva, cipolla (consigliata la rossa di Tropea) e l’aglio. Una volta cotte, spolverata generosa di pecorino sopra le fave, in un piatto che ugualmente vi farà viaggiare all’interno della storica cultura dell’enogastronomia della Città Eterna.
Foto: Caligola Cucina Romana
