La pasta alla carbonara non è solo un piatto appetitoso, ma è una pietanza storica che nasce con l’arrivo delle truppe americane in Italia nel 1944. Quando i solidati USA stanchi della solita pasta hanno deciso di utilizzare le uova liofilizzate che avevano portato da casa e il famoso bacon per dare un sapore diverso a quel primo piatto. Sembra siano queste le vere origini della pasta alla carbonara, seppure con il tempo in molti si sono appropriati della ricetta, modificandola anche. Sta di fatto che con il trascorrere del tempo è entrata di diritto a far parte del menù romano. Roma annovera la carbonara tra i suoi piatti iconici.
La carbonara nel tempo ha assunto diverse varianti
E anche nella Capitale ne esistono di diverse varianti, forse anche adattate ai vari gusti. Sta di fatto che proprio Roma conserva una delle ricette della carbonara che hanno contribuito a fare la storia del primo piatto, quello della nota attrice, conduttrice, ma soprattutto cuora romana, la Sora Lella. All’anagrafe Elena Fabrizi, sorella del famosissimo Aldo ha fatto parte di cast storici del cinema italiano, accanto a Totò e Vittorio Gassman oltre che naturalmente Carlo Verdone.
Sora Lella, un’attrice, ma soprattutto una cuoca
Nonostante, purtroppo, la Sora Lella sia scomparsa ormai il 9 agosto del 1993, a Roma c’è ancora il ristorante di famiglia sull’isola Tiberina, Sora Lella, nel quale vengono proposte ricette tradizionali romane e non di meno anche la pasta alla carbonara. Da molti potrà essere considerata una delle numerose varianti della pietanza, ma per tanti romani si tratta senza ombra di dubbio della ricetta originale alla quale attenersi. Ma andiamo a scoprire i segreti della Sora Lella di uno dei piatti più gustosi e più invitanti…
Gli ingredienti secondo la ricetta della Sora Lella
Non ci sono dubbi circa il fatto che tra pancetta e guanciale per Elena Fabrizi sia necessario l’uso del guanciale e non uno qualsiasi, ma quello di maiale nero dei Nebrodi. Già qui bisogna soffermarsi per sottolineare che non si tratta di un prodotto qualunque, viene realizzato con metodo tradizionale di stagionatura e conservazione e si distingue per la sua intensità di sapore e la sua consistenza morbida oltre che per la sua untuosità che contribuisce a condire la pasta e rendere ulteriormente gradevole il risultato finale. Anche sulle uova bisogna soffermarsi un secondo. La Sora Lella, infatti, usa tre tuorli e un uovo intero. Per quanto riguarda la qualità della pasta non ci sono dubbi la scelta deve cadere o sugli spaghettoni o sui rigatoni. Tutto questo sempre dopo che il guanciale sia stato sfumato a dovere con un bicchiere di vino bianco per renderlo ancora più appetitoso e croccante.
Ricapitolando gli ingredienti sono: 360 gr di rigatoni o spaghettoni di Gragnano; 150 gr di guanciale di maiale nero dei Nebrodi; 60 gr di pecorino romano; 3 tuorli e 1 uovo intero; vino bianco secco q.b; pepe nero q.b.e sale q.b. Adesso non resta che verificare quel è il procedimento giusto per arrivare a un primo piatto da ‘leccarsi i baffi’.
Procedimento di preparazione
Prima di tutto prendere una padella nella quale metter il guanciale tagliato a tocchetti non troppo grandi e senza aggiunta di olio. Il guanciale verrà cotto così da diventare croccante fuori e morbido dentro e per arrivare a questo punto di cottura non bisogna tenerlo a lungo sul fuoco. Quando è a metà cottura aggiungere il vino bianco e farlo sfumare. Intanto a parte prepara in una ciotola i tre tuorli e l’uovo intero, nel quale bisogna mischiare una parte del pecorino e del guanciale. Ora è il momento di cuocere la pasta che va scolata al dente, senza dimenticare di tenere da parte una tazza di acqua di cottura che servirà per far diventare più cremosa la pasta. A questo punto la pasta va aggiunta nella pentola in cui è stato cotto il guanciale, senza scolarla troppo. Ora basta aggiungere uova e pecorino precedentemente preparati e mantecare nella pentola, ma non sul fuoco acceso. Solo alla fine prima di portarla in tavola aggiungere il pepe.