La Questura di Roma continua a disporre attività di controllo nei locali della città con l’obiettivo di reprimere e prevenire illeciti. Stavolta le verifiche amministrative su tutto il territorio della Capitale hanno portato alla sospensione di due licenze: in un caso i poliziotti hanno scoperto che il titolare aveva un lavoratore a nero e vendeva alcol a minori, nell’altro che ospitava pregiudicati.
Dipendente in nero (ubriaco) e 15enne che consumava alcol
Il Questore di Roma, sulla base di un’istruttoria della Divisione Amministrativa, ha adottato il provvedimento, previsto dall’articolo 100 del TULPS, che ha imposto al titolare di un esercizio commerciale, in via Gabriele Camozzi, la sospensione della licenza per la durata di 15 giorni. L’attività costituiva un serio pregiudizio per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Il controllo amministrativo presso la stessa ha permesso di riscontrare la presenza di molti giovani, tra cui un minore di quindici anni al quale era stata venduta una bevanda alcolica. Inoltre, nel corso dell’attività ispettiva gli agenti, oltre a contestare numerose irregolarità amministrative alla titolare del locale, hanno accertato la presenza di un dipendente privo di qualsiasi contratto di lavoro ed in stato di manifesta ubriachezza, di conseguenza l’uomo è stato identificato e sanzionato amministrativamente. Il provvedimento è stato notificato dagli agenti del Commissariato Prati.
Locale ritrovo di pregiudicati
Un altro provvedimento, sempre emesso dal Questore, ma notificato dagli agenti del XIV Distretto Primavalle, è stato imposto nei confronti di un bar in Piazza Capecelatro, con una sospensione della licenza per 10 giorni. Il locale era ormai divenuto ritrovo di numerosi pregiudicati che, con i loro incontri, minavano l’ordine e la sicurezza pubblica della zona. Anche in questo caso il cartello “Chiuso con provvedimento del Questore” è stato affisso sulle saracinesche del locale. Ma si tratta di accertamenti che la Questura di Roma predispone costantemente proprio per reprimere comportamenti illeciti.
