Movimentazioni clandestine di denaro per un importo pari a oltre 2,9 milioni di euro. Sono stati i finanzieri del Comando provinciale di Roma e i funzionari dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, a scoprire, nei primi dieci mesi dell’anno in corso, presso lo scalo aeroportuale “G.B. Pastine” di Ciampino, lo spostamento di denaro contante.
In 212 sono stati scoperti a introdurre o far uscire irregolarmente denaro
Si tratta di un risultato pari al doppio rispetto al bilancio dello stesso periodo dello scorso anno, grazie anche alla proficua sinergia tra l’Agenzia e il Corpo, consolidatasi grazie al protocollo di intesa siglato di recente. I funzionari della Sezione Operativa Territoriale di Ciampino e le Fiamme Gialle della locale Compagnia, nel corso di controlli eseguiti nel settore degli arrivi/partenze internazionali presso lo scalo, hanno sorpreso 212 persone in procinto di introdurre o fare uscire dal territorio nazionale valuta per un importo superiore alla franchigia di 10.000 euro ammessa dalla vigente normativa europea e nazionale.
Un cittadino saudita aveva nascosto nel trolley 300mila dollari
Tra i vari accertamenti che hanno portato a riscontrare irregolarità, c’è stato quello di un cittadino saudita – proveniente da Ryad – che aveva nascosto nel proprio trolley 300.000 dollari (circa 286.065,00 euro) omettendo di dichiararli. Poiché l’eccedenza di valuta trasportata oltre i diecimila euro superava la soglia di 40.000 euro, stabilita come una delle condizioni di accesso all’istituto dell’oblazione immediata, nel rispetto della normativa valutaria, i finanzieri e i funzionari di ADM hanno proceduto a sequestrare il 50 per cento della somma eccedente a garanzia del pagamento delle sanzioni che saranno poi irrogate al trasgressore con apposito provvedimento che verrà emanato dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
L’attività rientra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti messo in campo negli scali aeroportuali e portuali di accesso alla Capitale che vengono svolti quotidianamente e che oggi trovano finanzieri e funzionari dell’ADM lavorare gomito a gomito