I Carabinieri della Compagnia Casilina, nell’ambito delle iniziative intraprese dal Comando Provinciale di Roma e finalizzate a prevenire il fenomeno delle truffe agli anziani, hanno avviato un calendario di incontri rivolti alla popolazione presso i locali messi a disposizione dai responsabili dei centri anziani, dalle parrocchie e altri punti di ritrovo dislocati nel territorio sud-est della capitale.
L’incontro in parrocchia con 200 anziani
All’interno della parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio nel quartiere Quadraro e della parrocchia di Dio Padre Misericordioso nel quartiere “Tor Tre Teste”, i Carabinieri delle locali Stazioni hanno incontrato circa 200 anziani di quei quartieri. L’iniziativa ha fatto registrare ampio consenso tra gli anziani intervenuti, i quali hanno dimostrato interessata partecipazione e confronto, ponendo ai Carabinieri varie domande e quesiti sull’argomento. Nell’occasione sono stati forniti degli importanti consigli per consentire la prevenzione del fenomeno e si è inoltre proceduto a distribuire i depliant informativi redatti dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.
Tra i vari consigli forniti dai militari dell’Arma, il più importante è quello di non aprire la porta in nessun caso a soggetti sconosciuti allertando il 112 quando qualsiasi persona sospetta si presenti alla porta.
Le tecniche messe in atto dai truffatori
I Carabinieri hanno inoltro spiegato come le numerosissime tecniche messe in atto dai malfattori abbiano sempre un unico comune denominatore: ingenerare nella vittima un forte stato di preoccupazione o paura (es. prospettando una fuga di gas o riferendo che una persona cara è rimasta coinvolta in un qualche grave episodio) in modo da determinare un abbassamento delle proprie difese e convincere senza troppi problemi le ignare vittime a consegnare denaro o oggetti preziosi. Proprio per questo motivo, non sono solo gli anziani ad essere vittima di truffe ma tuttavia costituiscono sicuramente gli obiettivi preferite perché più vulnerabili. Se si è caduti vittima di un raggiro – sottolineano i Carabinieri – non bisogna provare vergogna perché questi malfattori sono veri e propri professionisti capaci di far cadere in errore anche la persona più accorta; la denuncia è fondamentale per consentire all’Arma di compiere le necessarie indagini ed identificare i criminali che si sono resi responsabili di un reato così odioso.
Oltre a cercare di assicurare alla giustizia coloro che si rendono responsabile di questo genere di reati, l’obiettivo dei Carabinieri è anche quello di restituire agli anziani, attraverso il dialogo e l’ascolto, il bene più prezioso che viene loro sottratto: l’autostima.
Gli incontri proseguiranno per tutto il mese di novembre allo scopo di coinvolgere anche la popolazione anziana residente negli altri quartieri della zona sud-est della Capitale.