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Roma, ingoia la droga dei genitori: grave una bimba di 11 mesi

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bimba di undici mesi ingoia hashish

Ha trovato una pallina e l’ha ingoiata. Ora una bimba di undici mesi si trova ricoverata nel reparto pediatrico di Terapia intensiva dell’Umberto I, perché in quell’involucro c’era hashish. Gravi le condizioni della piccina, come riporta Il Messaggero, che nei suoi primi giretti in casa, gattonando, si è trovata di fronte a quell’oggetto che l’ha incuriosita al punto da voler scoprire di cosa si trattasse. E si sa che i bimbi così piccoli conoscono le cose portandole in bocca. Purtroppo si trattava di una confezione di droga che gli inquirenti hanno ritenuto appartenere ai genitori della bimba.

La denuncia dei sanitari e le indagini della Polizia

Sono stati i sanitari del presidio ospedaliero ad avvertire la Polizia che ha raggiunto quell’abitazione in via Dego Angeli a Casal Bruciato per una ispezione. Gli inquirenti hanno presto ricostruito i fatti nel corso dei quali s’è verificato l’incidente. La neonata nella serata di sabato si trovava in casa con i genitori quando gattonando ha raggiunto quella confezione e l’ha ingerita. Sentiti i genitori della neonata hanno raccontato di essersi accorti di quanto era successo, di essersi premurati di toglierle dalla bocca i residui di hashish e di essere andati a dormire. Solo il giorno seguente si sarebbero resi conto delle gravi condizioni in cui versava la loro piccina e l’avrebbero portata in ospedale.

I tentativi dei genitori di chiarire l’accaduto

Hanno cercato di chiarire la propria posizione agli inquirenti e forse anche a sé stessi. Hanno provato a discolparsi dicendo che credevano di averle tolta tutta la sostanza dalla bocca e non avrebbero mai immaginato che, invece, l’aveva ingerita. Solo quando, ieri, domenica 5 ottobre, la piccola non si svegliava hanno capito che qualcosa non andava e sono corsi nel nosocomio.

La coppia di giovani genitori, lei 23 anni lui 24, sono stati denunciati per maltrattamenti in famiglia, a causa di quella gravissima ‘distrazione’ per la quale, seppure la loro bambina dovesse sopravvivere, rischia di riportare danni permanenti.

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