Maccarese, fermato alla guida di un furgone pieno di reperti archeologici. Il conducente del mezzo non ha saputo fornire ai Carabinieri una spiegazione plausibile circa il carico trasportato: e per questo, una volta espletati gli accertamenti di rito, è stato denunciato.
Si cerca di far luce su un possibile furto di manufatti risalenti all’epoca romano, a seguito del rinvenimento di alcuni oggetti intercettati dai Militari dell’Arma nel corso di un controllo del territorio a Fiumicino, nel quadrante di Maccarese. Il materiale, una volta recuperato, è stato sequestrato e si attendono ora gli accertamenti della Soprintendenza Archeologica competente: da capire da dove provengano e soprattutto come siano finiti nelle disponibilità dell’uomo.
Il caso
Questi i fatti. Nella circostanza, il conducente alla guida del furgoncino è stato fermato dai militari nel corso di alcuni controlli alla circolazione stradale in Viale Rospigliosi a Maccarese. All’interno del mezzo, i militari, nel corso delle verifiche, hanno rinvenuto ben 12 reperti di verosimile natura archeologica risalenti all’epoca romana, riposti in cassette e ben imballati, per cui l’uomo non ha saputo fornire spiegazioni plausibili del possesso e della provenienza. Da qui la necessità di andare a fondo nella vicenda.
La scoperta
Il materiale archeologico rinvenuto, costituito da anfore, vasi, cratere, oinochoe, brocche e alabastron in terracotta e bucchero, è stato sequestrato e custodito presso la Stazione dei Carabinieri di Fregene, in attesa degli accertamenti tecnici da parte della Soprintendenza Archeologica competente. L’uomo è stato quindi denunciato in stato di libertà, dovrà rispondere del reato di ricettazione di beni culturali. Si tratta di un cittadino italiano di 67 anni la cui posizione resta comunque al vaglio dell’autorità.