Ora è ufficiale. Il Comune di Pomezia ha acquistato l’immobile di Via dei Castelli Romani dove, a breve, dovrebbero trasferirsi gli studenti della scuola Marone di Pomezia il cui plesso sarà interessato dai lavori finanziati con PNRR. Costo previsto: oltre 6 milioni di euro.
Dopo settimane di polemiche dunque, ieri è arrivato l’ok definitivo all’operazione da parte del Consiglio Comunale convocato in seduta straordinaria in meno di 24 ore. La delibera, che sarà immediatamente esecutiva, è stata votata in modo compatto dalla maggioranza; contraria invece tutta l’opposizione.
Le parole del Sindaco Veronica Felici: “Convinti della bontà dell’operazione”
Ma al di là del passaggio meramente tecnico, poco più che una formalità come anticipato dal nostro giornale ieri mattina, ciò che interessava conoscere erano le motivazioni che hanno spinto l’attuale Giunta a procedere in questa direzione scartando eventuali altre possibilità (compreso il precedente progetto della passata Amministrazione del M5S). Ciò che era mancato fin qui nel dibattito pubblico era stato infatti proprio un commento del Sindaco Veronica Felici e della sua maggioranza – anche il nostro giornale aveva inviato in tal senso alcune domande nei giorni scorsi – in replica alle perplessità sollevate dalle opposizioni. Che ora, a margine dell’ufficialità sull’operazione, è arrivato.
“Siamo qui per portare a termine un atto importantissimo e lo facciamo con serietà e rispetto di tutti i cittadini – ha dichiarato il Primo Cittadino – questa Amministrazione sta lavorando con responsabilità sul problema delle scuole ormai da 5 mesi. Ho più volte incontrato i dirigenti, ho partecipato ai Consigli d’Istituto e raccolto le esigenze di genitori e insegnanti”, ha spiegato Veronica Felici. “Ci siamo impegnati per fare in modo di ottimizzare il finanziamento del PNRR, che per l’Istituto Marone siamo riusciti a portare a 10,5 milioni di euro. Dopo aver raccolto le indicazioni del dirigente scolastico e le esigenze dei genitori – contrari all’idea dei moduli abitativi e favorevoli a mantenere uniti gli studenti – abbiamo quindi lavorato per mesi alla ricerca della soluzione migliore”.
Il sindaco ha poi voluto fare un passaggio sull’esposizione del bilancio: “Abbiamo fatto un progetto basato sulla logica. I moduli abitativi sarebbero costati quasi 3,6 milioni di euro e non avrebbero costituito patrimonio comunale. L’immobile che andiamo ad acquistare, invece, arricchirà il patrimonio comunale e potrà essere utile e utilizzato quando gli alunni della Marone torneranno in via della Tecnica. Ci siamo mossi con i revisori dei conti che hanno dato parere favorevole a questa operazione. Noi ci prenderemo le nostre responsabilità su questa decisione oggi e domani: ci mettiamo la faccia – ha concluso Veronica Felici – perché siamo convinti della bontà di questa decisione, fatta per il bene della città. L’acquisizione dell’immobile per la scuola Marone è importante e positiva, così come è un fatto positivo ogni volta che un Comune decide di investire in immobili che vanno ad ampliare il patrimonio comunale a disposizione dei cittadini per migliorare il benessere dell’intera comunità”.
Sul finanziamento PNRR
Durante la seduta, aperta regolarmente alle ore 17:00 come da programma e che ha avuto altri due punti all’ordine del giorno, l’assessore alle Finanze e Patrimonio Massimo Abbondanza ha aggiunto: “Premesso che la scuola Marone sarà interessata dai lavori di adeguamento sismico per la durata di circa due anni, che comporteranno lo sgombero dell’intero plesso scolastico da effettuare nell’imminenza, al fine di non compromettere le tempistiche e le scadenze procedurali imposte dal PNRR, l’attuale Amministrazione ha cercato la soluzione migliore per gli alunni della scuola stessa”. Da qui la decisione di muoversi in direzione dell’acquisto dell’immobile.
Le domande
Appresa dunque la posizione e le ragioni alla basse di questa iniziativa da parte dell’Amministrazione, dal canto nostro aggiungiamo che restano da conoscere le tempistiche del trasloco considerando che le date emerse fin ora dagli atti sono quelle del 22 dicembre prossimo, quando cioè la struttura dovrà essere allestita con le 42 aule e i 2 uffici richiesti, e poi del successivo 8 gennaio 2024, giorno della prima campanella in questo nuovo edificio per gli studenti della Marone. Tempi a dir poco stretti stando soprattutto, almeno apparentemente, le condizioni dell’immobile.
- I tempi saranno dunque rispettati?
- E’ previsto un piano alternativo qualora l’edificio non fosse pronto praticamente fra poco più di un mese e mezzo?
Queste le domande che rivolgiamo all’Ente.