Halloween è alle porte e le attività commerciali si stanno preparando alla vendita massiccia di maschere e oggetti in tema. Spesso però trucchi, prodotti chimici e addobbi che riscontriamo tradizionalmente in questo periodo per i travestimenti possono essere di dubbia origine, con gravi conseguenze per la salute dei bambini e di chi più ne fa uso sotto Halloween.
E’ il caso per esempio di un negozio cinese a Lanuvio, che esibiva decine di prodotti non a norma CE. Per questo la Polizia Locale di Lanuvio ha condotto nelle ultime ore delle verifiche specifiche volte a stabilire se nelle attività commerciali di zona la rivendita cosmetici, detersivi e giocattoli fosse conforme alle norme Ue a tutela dei consumatori.
Lanuvio, decine di prodotti senza machio CE e cancerogeni
In queste ore sono in corso delle verifiche da parte della Polizia Locale di Lanuvio su attività commerciali impegnate nella rivendita di cosmetici, detersivi e giocattoli. Sono prodotti che in questo periodo, con l’imminente arrivo della festività di Halloween, sono molto richiesti e al contempo spesso di qualità dubbie, esponendo a rischi i bambini. In particolare i caschi bianchi lanuvini, diretti dal Comandante Sergio Ierace, hanno già rinvenuto durante i controlli diversi prodotti privi di marchio CE e con sostanze tossiche nocive e cancerogene. Le attività a tutela dei consumatori e dei bambini del territorio non sono ancora concluse e gli agenti stanno setacciando a tappeto tutti i rivenditori di zona.
Nel corso dei controlli sono stati posti sotto sequestro confezioni di bagno schiuma, shampoo, doccia schiuma, deodoranti, profumi e altri prodotti perché al loro interno il Lilial, una sostanza ritenuta “reprotossica” dall’Unione Europea. La sostanza, sebbene sia consueto all’interno di questo tipo di prodotti, è altamente tossica e sarebbe capace di “danneggiare il sistema riproduttivo, nuocere alla salute del feto e causare sensibilizzazione cutanea”. Un Regolamento dell’UE ha vietata infatti il Lilial da oltre un anno, seppur molti prodotti continuino a utilizzarlo così come i rivenditori a esporlo nelle loro attività commerciali.
Il sequestro condotto in queste ore ha interessato oltre un migliaio di prodotti presenti sugli scaffali di una attività condotta da una società il cui titolare è cinese, non ultimi giochi e materiale elettrico di fattura cinese privi del marchio CE. Il titolare dell’attività, a seguito dei controlli, è stato deferito all’AG di Velletri.