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Boom di richieste per diventare spazzini a Roma: 2.600 giovani under 30 pronti a sporcarsi le mani

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Spazzino AMA

Boom di richieste per la domanda di lavoro aperta da AMA su Roma. Con l’opportunità di lavoro per assumere 100 spazzini, al momento alla municipalizzata al decoro sono arrivate circa 2.600 domande. Tutte poste da giovani under 30, che avrebbero manifestato l’intenzione di poter operare in questo settore lavorativo per il futuro. Secondo i dati in possesso dal Comune, mai così tanta era stata la richiesta per questa tipologia di posto lavorativo in AMA.

Boom di richieste per diventare spazzini in AMA 

Dentro al Comune di Roma, già si parla di “giovani under 30 che vogliono diventare spazzini“. Tra le richieste arrivate alla municipalizzata all’ambiente, numerose sono le proposte arrivate da ragazzi appena maggiorenni. In Ama, queste persone andrebbero a svolgere due importanti ruoli per il decoro della città: le operazioni condotte dagli addetti allo spazzamento e poi la raccolta dei rifiuti. 

Quando lavorerebbero i giovani con AMA?

Le nuove unità hanno portato Roma, in piena emergenza rifiuti, a plasmare e potenziare il servizio di AMA sulla Città Eterna. In una situazione critica, i giovani che vorranno adoperarsi nel ruolo di spazzini dovranno essere pronti a lavorare anche nei turni notturni, dove comunque la città risulta più tranquilla soprattutto nelle aree delle periferie. Poi, dovranno dare disponibilità anche per la loro operatività nei giorni festivi. 

La pulizia di Roma passa dai giovani

Al Campidoglio, il recente bando dell’AMA offre due considerazioni importanti. La prima: i giovani romani hanno voglia di lavorare e sporcarsi le mani. La seconda, non meno importante: sono pronti a fare anche i lavori più utili, pur di affrontare la crisi del lavoro che tocca la Capitale e tutta l’Italia. Da questa situazione, Roma è pronta a mettere i binari per riconsegnare un decoro alla città, ma soprattutto organizzare le forze per un servizio efficiente entro il 2025, ovvero l’anno del Giubileo e dove Gualtieri spera di trainare il territorio fuori dall’emergenza rifiuti. 

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