Una nuova manifestazione, stavolta sotto la sede della Città Metropolitana di Roma Capitale. E’ questa la notizia all’indomani del grande sit-in organizzato ieri da studenti e genitori in Piazza Indipendenza per protestare contro l’assenza di collegamenti da e per la Selva dei Pini dove devono essere trasferite alcune classi del Pascal e del Picasso. L’appuntamento è per lunedì 30 ottobre.
Chiedere alla Città Metropolitana di Roma Capitale di provvedere, come avvenuto lo scorso anno, al servizio di bus navetta per consentire agli studenti – un centinaio in tutto – di raggiungere le lezioni presso la succursale della Selva dei Pini dato che al momento non esiste un servizio di collegamento compatibile con gli orari scolastici. Lo chiedono a gran voce le famiglie, che in molti casi hanno figli pendolari e sono impossibilitati ad accompagnarli a scuola, rimaste vittime di questa situazione nel solito braccio di ferro burocratico tra Istituzioni.
Lunedì nuova protesta sotto la Città Metropolitana di Roma Capitale
Il problema, che non nasce certo oggi, riguarda la mancanza di spazi per le scuole superiori di Pomezia chiamate a raccogliere il bacino d’utenza anche, tra le altre, della vicina Ardea dove di Istituti secondari di II grado non ce ne sono proprio. E in questo caso non si può non sottolineare la mancanza di programmazione in questo caso sì dell’ex Provincia che, nonostante le tante voci negli anni, non abbia ancora provveduto a muoversi in tal senso. Un tema sottolineato anche ieri a margine della protesta si Piazza sia dagli studenti che dallo stesso Consiglio d’Istituto del Pascal.
Pertanto si prosegue con le soluzioni tampone: ovvero trasferire 7 classi dei licei Pascal e Picasso alla Selva dei Pini. Peccato che, senza navette o collegamenti ad hoc, mandare i propri figli a scuola da parte di tante famiglie è un’operazione pressoché impossibile. E adesso, studenti, genitori e Amministrazione Comunale di Pomezia fanno quadrato e, come si legge in una nota trasmessa dal Comune, si recheranno sotto l’ex Provincia per chiedere il ripristino del servizio di collegamento da e per la succursale. L’Ente pometino, dal canto suo, sarebbe disposta a mettere sul piatto i fondi dell’affitto calmierato che la città Metropolitana oggi paga (70mila euro circa l’anno) proprio per i locali alla Selva dei Pini.
Il Sindaco di Pomezia Veronica Felici: “Problema non dipende da noi, Città Metropolitana si attivi”
Ieri, a margine del sit-in in Piazza Indipendenza, una delegazione di alunni e genitori delle due scuole è stata ricevuta dal Sindaco di Pomezia Veronica Felici, che nel corso dell’incontro ha spiegato la situazione, “non dipendente dall’Amministrazione comunale, bensì da Città Metropolitana, mostrando tutta la disponibilità da parte del Comune nel voler risolvere il problema e mostrando tutte le soluzioni che l’Amministrazione può mettere in campo“, si legge in un comunicato.
“Ringrazio, innanzitutto, gli studenti e i loro genitori per l’incontro di oggi, che si è svolto in un clima disteso e sereno. Parlare è servito sicuramente a far capire per quale motivo si trovino adesso in questa situazione. Il problema della mancanza di spazi si protrae ormai da oltre 3 anni. Il Comune limitrofo, Ardea, non ha neanche un istituto superiore, per colpa della mancata attenzione e programmazione degli ultimi 25 anni di Città Metropolitana. In un quadrante importante come il nostro, che comprende circa 120 mila abitanti, Pomezia deve appagare, insieme ad Anzio, il vuoto e l’abbandono che Città Metropolitana ha creato nel Comune di Ardea, unico Comune con più di 50 mila abitanti nel Lazio a non avere scuole superiori. Nonostante il problema sia conosciuto da tempo, visto che la carenza di aule si presenta ormai da diversi anni, Città Metropolitana non ha mai trovato una soluzione definitiva”, ha dichiarato il sindaco di Pomezia Veronica Felici.
“In passato l’ex Provincia si era fatta carico del costo del bus navetta per raggiungere il complesso Selva dei Pini. Ma improvvisamente da quest’anno ha deciso di non pagare il servizio, togliendolo non solo agli studenti di Pomezia, ma anche a quelli di Ardea, Comune già penalizzato dalla mancanza di scuole”, spiega Felici. L’ex Provincia per contro, lo ricordiamo, aveva respinto al mittente il messaggio sostenendo che spettava al Comune provvedere al servizio.
Ad ogni modo lunedì prossimo, 30 ottobre, il Sindaco sarà presente alla manifestazione di protesta degli studenti davanti alla sede di Città Metropolitana.
“Quello che gli studenti e i genitori rivendicano è un diritto sacrosanto: avere un trasporto scolastico per sopperire al disagio che la Città Metropolitana di Roma sta causando loro da tempo. Ma Città Metropolitana – fa presente il Sindaco – si esime dall’assumersi la responsabilità di un servizio che ha il dovere morale di fornire ai cittadini. Non è qualcosa di cui andare fieri, purtroppo, che nel nostro Paese episodi di “rimbalzi di competenze” siano all’ordine del giorno e che chi ne deve pagare le conseguenze poi siano i cittadini. Per questo, l’amministrazione comunale si unisce a studenti e genitori, con i quali lunedì 30 ottobre andremo a manifestare sotto la sede della Città Metropolitana di Roma Capitale a rivendicare quello che è un diritto per gli studenti di Pomezia. Tutti assieme: dirigenti scolastici, sindaco, studenti e genitori, mi auguro che riusciremo a farci aprire quella porta che la Città Metropolitana ci ha voluto chiudere in faccia su un problema che devono risolvere oggi e per il futuro. Io sarò con loro, in prima fila. E invito anche le opposizioni, che oggi ho visto presenti in piazza, a venire con me”.