Il lago di Bracciano il secondo lago più grande del Lazio. Fa parte dell’omonima Riserva Naturale protetta che comprende anche il vicino specchio d’acqua di Martignano. E’ una delle località di pregio del Lazio: il suo lungolago e i Comuni dislocati lungo il suo perimetro sono meta ogni anno di migliaia di turisti.
Ma cosa c’è da vedere nello specifico in questa zona? Sicuramente le spiagge e la passeggiata sulle sue rive costituiscono la sua attrattiva principale. Il lago, di origine vulcanica, viene scelto anche per il campeggio, per gli sport acquatici e per il trekking: fino ad arrivare chiaramente al turismo enogastronomico ma anche a quello storico-culturale. Scopriamo dunque più da vicino questa zona e anche qualche curiosità in merito.
Alla scoperta del lago di Bracciano: cosa vedere nei dintorni
Spendiamo innanzitutto qualche parola sulla conformazione di questo territorio. Il lago di Bracciano si trova a nord di Roma, nella tuscia romana, circondato dai Monti Sabatini. La sua vicinanza dalla Capitale lo rendono ideale per la classica gita fuori porta o per un’escursione di un weekend. Oltre al lago e alle sue spiagge da vedere ci sono i Comuni del lungolago, tutti autonomi dal punto di vista amministrativo eccezion fatta per una piccola porzione di territorio che fa parte di Roma Capitale: ebbene, troviamo Bracciano in primis, con il suo imponente castello che domina la zona, ma anche Anguillara Sabazia e Trevignano Romano.
Il lago di Bracciano è un centro di riferimento per sport come vela, windsurf, kitesurf, canoa, sup e dragon boat. Le sue acque sono balneabili, presenti numerosi stabilimenti, e vengono scelte ogni anno per immersioni o semplici nuotate. Nei dintorni, oltre a quanto sopra citato, si può raggiungere la necropoli etrusca di Cerveteri, il borgo di Ceri, il castello di Santa Severa (dove si può anche pernottare), oppure allungarsi sulla costa. Da Roma arrivare è molto semplice anche perché la distanza dal centro è di appena 40km: in un’ora, ma anche meno, è possibile arrivare al lago passando per la Cassia e poi per la Braccianese.
La storia, perché si chiama così
Il lago di Bracciano è chiamato anche lago Sabatino, dal latino Lacus Sabatinus, di origine vulcanica come detto. Per quanto riguarda Bracciano invece – leggi qui il nostro approfondimento sull’argomento – il riferimento dovrebbe andare all’antica gens (famiglia) Braccia che qui aveva dei possedimenti.
Tutto quello che non sai sul Lago di Bracciano
Passiamo adesso a qualche curiosità su questo lago. Una delle domande che ricorre spesso quando si parla di questi argomenti è: quanto è profondo? Oppure: quanto è esteso? Sappiamo inoltre che al suo interno non ci sono isole o isolotti e che ha un solo emissario, il fiume Arrone, che partendo dalla costa occidentale sfocia a Maccarese (Fiumicino), nel mar Tirreno.
Per quanto riguarda la gastronomia chiaramente il punto di riferimento sono i tanti ristoranti del lungolago dove è possibile assaggiare – e non potrebbe essere altrimenti – il pesce d’acqua dolce locale. I piatti tipici mescolano influenze della cucina romana ma anche quella marchigiana, trasportate con la transumanza dai pastori. Tante, ad ogni modo, le ricette nate sul posto proprio grazia all’ampia varietà di pescato.
Ecco altre curiosità:
- La sua profondità massima è di 160 metri
- Ha un’estensione di 57,5 km2
- E’ il secondo lago più grande del Lazio dopo quello di Bolsena
- E’ il terzo lago più grande del centro Italia
- E’ il sesto lago per profondità d’Italia, il secondo del centro Italia dopo quello di Castel Gandolfo
- Nei pressi del lago, presso il campo geotermico di Cesano sono stati rinvenuti diversi minerali, su tutti la cesanite