Si attendeva con ansia la prima pioggia di Ostia, consapevoli che saremmo stati spettatori dell’ennesimo disagi sul territorio del X Municipio di Roma. Le previsioni mai si sono rese così giuste, con un’ora di pioggia che ha letteralmente messo in ginocchio la zona lidense. Allagate pesantemente le aree di Ponente e il centro storico, con l’acqua arrivata a toccare anche i centri commerciali e le vie dei negozi locali.
La prima pioggia d’autunno mette in ginocchio Ostia
Tramite Facebook, le foto evidenziano i risultati del nefasto temporale sulla zona lidense. In una situazione che al momento scongiura l’allerta Tevere, nel centro storico l’acqua la fa da padrone. A via Armando Armuzzi, i cassonetti galleggiano in mezzo alla strada, in un episodio che lascia interdetti i residenti che vivono nel quadrante di piazza Anco Marzio. Non va meglio a corso Regina Maria Pia, dove qualche negoziante locale immortala come l’acqua sia entrata nelle attività commerciali e addirittura nei bar della zona.
Ostia Ponente sommersa dall’acqua
Situazione inquietante a via dell’Appagliatore e via delle Ebridi, nei pressi del Parco Giuseppe Pallotta. Qui, l’acqua piovana ha inghiottito completamente i marciapiedi presenti in prossimità delle case popolari dell’Appagliatore e i centri commerciali delle Ebridi. Qui, l’acqua avrebbe toccato e superato i 30 cm di profondità. Gravosa la situazione della Parrocchia Nostra Signora di Bonaria, sommersa dall’acqua e con questa che ha letteralmente inghiottito le panche e l’altare.
La vicenda riapre un dibattito sull’efficienza delle caditoie lidensi
Nonostante i lavori straordinari di AMA voluti dal sindaco Gualtieri, nuovamente Ostia cade sul problema delle caditoie ostruite. Strade allagate per colpa dei tombini gravemente ostruiti, tra foglie degli alberi cadute e sporcizie varie. In alcuni punti della città, l’acqua ha superato anche le ginocchia delle persone alte intorno a un metro e settanta. Insomma, l’ennesimo disagio che ha colpito, in tutta la sua potenza, il territorio lidense.
Foto: Gruppo dei Bonari della Parrocchia di Nostra Signora di Bonaria