Home » News » Consigli di Viaggio e News Turismo » Corti nascoste e meravigliose in pieno centro a Roma

Corti nascoste e meravigliose in pieno centro a Roma

Pubblicato il
Foliage Roma

A Roma c’è spazio per meravigliarsi ogni giorno. Oltre alle solite opere, ci sono scorci inediti e centri culturali: i luoghi principali.

Roma è piena di storia e cultura da esportare. Viaggiare per vicoli e anfratti della Capitale garantisce una vera e propria immersione in epoche diverse che confluiscono tutte nella contemporaneità. Una vera e propria guida perenne all’interno del passato che guarda al presente e pensa al futuro. Il turismo nella Città Eterna è di tipo “immerso”.

Una vera e propria gittata di curiosità e aneddoti che riempiono non solo le giornate di chi li vive, ma anche la quotidianità di chi coltiva la passione e la cultura per mezzo della lettura o apprendimento didascalico. I cortili di Roma, infatti, sono noti anche sui libri del turismo in ogni forma. La capacità della Città Eterna di catturare gli esperti d’arte è nota, anche, tramite l’editoria che propone guide sul tema in maniera puntuale e precisa. In modo tale che anche chi non è residente a Roma può godere di determinate consapevolezze.

Tragedia a Roma: pedone investito ad Anagnina, morto un uomo di 46 anni

I cortili segreti di Roma: dove sono e quali vale la pena visitare

Nello specifico i cortili segreti di Roma sono 10 e ciascuno rappresenta un periodo storico specifico con un vissuto ad esso correlato. Palazzi d’epoca, dimore storiche che ancora oggi fanno la differenza sul piano architettonico e ancor più su quello artistico. Non a caso, determinati scorci vengono usati anche all’interno di pellicole che richiamano un certo spessore culturale. Molte sono residenze istituzionali o centri che rimandano a luoghi cardine della civiltà. Da palazzo Aldobrandini di piazza dei Caprettari – che per un certo periodo ospitò anche Caterina dei Medici, prima di diventare regina di Francia, nel 1533 – a palazzo Attolico, dalle residenze Sforza Cesarini a Palazzo Taverna, il cui cortile, con l’elegante fontana a quattro vasche successive contornata da una fitta esedra di alloro.

Questo consente di avere sempre una mappa concettuale di possibilità che permette di mostrare anche l’altra faccia della storia. Quella scritta dai mecenati che con opere di architettura e pittura hanno indicato il proprio passaggio nelle epoche. Una carrellata di luoghi diventati centri nevralgici con il passare del tempo e conoscerli non è soltanto un arricchimento personale, ma anche un richiamo a possibilità passate che tuttavia portano al futuro. Anche la bonifica di determinati scorci ha permesso a Roma di rivivere i fasti del passato e a volte la propedeuticità di determinate distanze è meglio rintracciabile se a fare da spartiacque c’è un cortile. Segreto, ma alla portata di tutti. 

Impostazioni privacy