Il Lazio è un territorio tutto da scoprire, dai suoi meravigliosi borghi, alle località di mare fino ad arrivare a quelle lacustri. In effetti la Regione dispone di un immenso patrimonio culturale, naturistico e paesaggistico che vale la pena, un po’ alla volta, di approfondire.
Stavolta vi portiamo, con le nostre consuete rubriche di viaggi & cultura alla scoperta di Bracciano, cittadina situata a ridosso dell’omonimo lago, che è il secondo più grande del Lazio. Oltre al lago in sé, meta ogni estate di migliaia di turisti, anche l’abitato, ricco di storia e monumenti, attira ogni anno tantissimi visitatori. Ma cosa c’è da vedere? Cosa sappiamo sulla sua storia e sull’origine di questo nome?
Due parole sul Lago di Bracciano
Impossibile non partire proprio dal lago. Qualche numero: quello di Bracciano è l’ottavo lago italiano per estensione, il terzo del centro Italia dopo Trasimeno e Bolsena, nonché il secondo del Lazio. La sua profondità massima raggiunge i 160 metri (il sesto in tutto lo stivale) ed è ha un solo emissario, il fiume Arrone, che ha origine dalla costa sud-est e sfocia nel mar Tirreno. Insieme al Lago di Martignano costituisce un’area protetta ricadente nel Parco Regionale Naturale di Bracciano-Martignano. Tre i centri abitati principali situati lungo il profilo del lungolago: Anguillara Sabazia, Trevignano Romano e Bracciano per l’appunto.
Alla scoperta di Bracciano
Il Comune di Bracciano conta circa 18mila abitanti: è situato sulle alture dei Monti Sabatini, più precisamente sulla cresta occidentale di un antico vulcano, il Sabatino, dal quale ha avuto origine il lago di Bracciano. Come detto per chi si reca a Bracciano, che sia per una gita fuori porta, per praticare sport acquatici, o per una semplice passeggiata sul lungolago, non si può non partire, a prescindere, dal lago. Poi però c’è da scoprire un interno borgo.
E anche qui l’imbarazzo della scelta non manca di certo. Bracciano è la città più grande che sorge sulla sponda ovest: vanta un imponente castello medioevale Orsini-Odescalchi che domina la cittadina e l’intero panorama (davvero bello il colpo d’occhio quando ci si avvicina anche in auto). Costruito dalla famiglia Orsini e successivamente finito nell’orbita degli Odescalchi, risale al XV Secolo ed ha una forma a pentagono a cui estremi si ergono torri a forma circolare. Al suo interno è conservata un’ampia collezione di armi da taglio e da sparo.
All’interno di Bracciano potrete poi letteralmente perdervi tra vie, piazze e stradine dove si respira un’aria d’altri tempi. Da vedere in aggiunta al Castello senz’altro abbiamo: la Cattedrale di Santo Stefano Protomartire, costruito nel XIII secolo e restaurato più volte, e tutta una serie di Chiese, da quella di San Lorenzo, passando per quella di San Sebastiano fino ad arrivare a quella di San Rocco, solo per citarne alcune. In un itinerario ideale avremo sicuramente poi anche le mura medioevali e rinascimentali, il Palazzo Comunale, Piazza Mazzini, Piazza Primo Maggio e l’Ospedale Vecchio.
La storia: perché Bracciano si chiama così?
Una delle curiosità su Bracciano, così come abbiamo fatto per altre località del Lazio, è capire l’origine del suo nome. Ebbene, secondo l’enciclopedia Treccani Bracciano trae il suo nome da quello che probabilmente era un fondo della gens (famiglia, ndr) Braccia. La parte vecchia della città è raggruppata all’interno del castello mentre quella nuova è dislocata nei suoi dintorni. Andando a ritroso nella storia questi territori erano abitati già in epoca etrusca mentre la storia di Bracciano assume tratti significativi proprio dalle sue origini in epoca medioevale.
Come arrivare
Bracciano dista da Roma circa 40km. Il percorso più rapido è attraverso la Via Cassia/SS2 per poi prendere la Via Braccianese. In condizioni normali di traffico, salvo imprevisti, è possibile raggiungere Bracciano da Roma anche in meno di un’ora. Insomma, la meta ideale per una classica gita fuori porta della domenica.