L’artista Francesco Guadagnuolo, che vive ad Aprilia ormai da diversi anni, appassionandosi sempre più al territorio, intende allestire un museo per l’esposizione delle proprie opere.
Durante una intervista ci ha spiegato i motivi “Ad Aprilia manca un museo. Nell’Agro romano-pontino non mancano realtà simili: come Ardea, con il Museo Manzù, a Sabaudio – Museo Greco, Latina – Museo Cambellotti. Aprilia, con la sua importante storia e il suo imponente territorio necessità di un quarto polo culturale”.
Il pittore siciliano mira ad una globalizzazione della cultura, proprio attraverso la sua Fondazione, unico processo per una vera emancipazione sociale.
Esso sarà a disposizione della cittadinanza per la realizzazione di grandi eventi e per le scuole, di cui il Maestro si è sempre occupato da anni, organizzando corsi per i ragazzi ed eventi.
Relativamente alla sede del museo, il Maestro sta valutando diverse opportunità, seppur non disdegni un contributo dell’amministrazione pubblica apriliana.
Ricordiamo chi è l’artista.
Egli opera tra Roma, Parigi e New York. Diplomato presso l’Istituto d’Arte “Filippo Juvara” di San Cataldo (CL), ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma conseguendo il titolo di Maestro d’Arte. Pittore, scultore, incisore. L’attività artistica è stata segnata dagli incontri con alcuni grandi protagonisti della cultura e dell’arte del Novecento, tra cui: Giacomo Manzù, Indro Montanelli, Pericle Fazzini, Mario Ursino, Cesare Zavattini. Nel 1978 ha conosciuto l’Arcivescovo Mons. Fallani, Presidente della Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra in Italia, da quest’incontro Guadagnuolo sarà considerato come uno dei più apprezzati e persino geniali artisti dell’arte sacra contemporanea, «Sa comprendere la realtà in cui vive – diceva di lui Giovanni Fallani – e, conservando sullo sfondo delle cose il suo acceso calore siciliano, sa essere, in questi anni irrequieti, un testimone di riflessioni giuste e di poesia». Frequentando la Pontificia Commissione Guadagnuolo si dedicò lavori di tema religioso commissionati dall’eccellente prelato. La sua intensa attività artistica gli ha consentito di inserirsi nei circuiti internazionali dell’arte con mostre tenute in Musei, Accademie, Filarmoniche e Gallerie di New York, Los Angeles, Buenos Aires, Città del Messico, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi, Francoforte, Zurigo, Basilea, Londra, Copenaghen, San Pietroburgo, Mosca, Istanbul, Tokio e Warszawa.rk.
Saltando da una opera all’altra: In occasione dell’Anno Mariano, indetto da Giovanni Paolo II, Guadagnuolo ha lavorato ad un ciclo di dipinti su “La Vita di Maria”. La sua opera è stata presentta per l’apertura dell’Anno Mariano al Santuario romano della Madonna del DivinoAmore (1987); Nel 1988 l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana “Giovanni Treccani” ha curato un’antologica in segno di riconoscimento artistico-culturale, dove viene presentata la “Crocifissione”, definita dal Vescovo Garlato, della Pontificia Commissione di Arte Sacra ‹‹… una delle opere più grandi ed importanti del nostro secolo››. ‹‹La nota “Crocifissione” – scrive Renato Civello – colpisce la critica, i cui esponenti ritengono Guadagnuolo interprete del nuovo realismo italiano del dopo Guttuso››; “Il Debito Estero”-verso una nuova solidarietà esposto permanentemente nella prestigiosa Sala dell’ECOSOC del Palazzo di Vetro di New York, come già era avvenuto con Giacomo Manzù e Arnaldo Pomodoro; nelle elezioni presidenziali USA, del novembre 2012, Francesco Guadagnuolo, con una mostra itinerante dal titolo “Barack Obama”, rende omaggio al riconfermato Presidente.
Marina Cozzo