Per la morte di Valeria Fioravanti, oggi due ospedali romani sono al centro di un’indagine condotta dalla Procura di Roma. Si tratta di due grandi strutture sanitarie nella Capitale, oggi indagati per un caso di grave malasanità legata al decesso di questa ragazza. Secondo i magistrati, tre medici sarebbero indagati per “imperizia, imprudenza e negligenza” verso la patologia che aveva afflitto la giovane 27enne, ovvero una meningite fulminante.
L’accusa della Procura per la morte di Valeria Fioravanti
Secondo i magistrati che hanno analizzato il dossier sul decesso della Fioravanti, l’accusa emersa è quella di “omicidio colposo” a carico dei camici bianchi che l’avevano presa in cura. A far conseguire la morte della ragazza, infatti, uno sbaglio durante le operazioni per diagnosticare la malattia: alla donna venne diagnosticata una lombosciatalgia, piuttosto della meningite fulminate che l’avrebbe uccisa.
L’errore sulla diagnostica della malattia alla ragazza
Valeria Fioravanti è deceduta il 10 gennaio 2023, per un evidente errore medico. La sua meningite, infatti, è stata diagnosticata in un primo momento come un semplice mal di testa e mal di schiena. A peggiorare il tutto, poi, la somministrazione dell’antidolorifico Toradol. Con il peggiorare delle condizioni di salute, neanche nel secondo ospedale – dov’era stata trasferita – i medici sono riusciti a capire le ragioni del malessere della giovane e individuare la violenta meningite che la stava colpendo.
La famiglia organizza una fiaccolata per chiedere giustizia
I familiari di Valeria vogliono la verità. Hanno organizzato una fiaccolata, dove chiederanno giustizia per la vita spezzata alla loro amata figlia. La mamma della giovane, a Il Corriere della Sera, ha deciso di ricordare la vita di Valeria, sottolineando come i problemi di salute della ragazza 27enne sono nati con un pelo incarnito. Intanto l’indagine prosegue, con la Procura di Roma che si concentra sul ritardo della diagnosi e delle cure verso la Fioravanti, in una condizione che ha evidentemente influito nel suo decesso.