Sapevate che il castello più grande del Lazio si trova a Palombara Sabina? Si tratta del Castello Savelli Torlonia, un’antica rocca di epoca medievale situata proprio nel cuore del centro storico della città di Palombara Sabina. Imponente e possente con le sue 132 stanze e gli oltre 10mila metri quadrati di superficie, questo magnifico maniero risulta essere il castello più grande del Lazio. Siete curiosi di saperne di più?
Visitare il Castello Savelli a Palombara Sabina
C’era una volta (e c’è ancora) un magnifico castello a Palombara Sabina che nel corso dei secoli diventa teatro di eventi storici di importanza epocale e sopravvive intatto fino ai giorni nostri come testimonianza di un passato glorioso che ormai non c’è. Stiamo parlando ovviamente del famoso castello medievale di Savelli, un maniero risalente al XII secolo costruito su un’alta collina a circa 400 metri sul livello del mare.
Il panorama dalla sommità del castello è a dir poco spettacolare ed offre una vista privilegiata sul fiume Tevere.
Con la sua alta corre, l’imponente cinta muraria e soprattutto la sua mole, il castello domina dall’alto tutta la città di Palombara Sabina e risulta essere anche una delle principali attrazioni della provincia di Roma.
Dopo un lungo lavoro di restauro, oggi il maniero è stato riportato all’antico splendore ed è non solo visitabile, ma anche predisposto per l’organizzazione di ricevimenti e matrimoni nonché per eventi culturali e mostre.
Il Castello è aperto solo la domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17. In estate la chiusura è posticipata alle ore 18. La visita include la guida.
Per raggiungere il castello più grande del Lazio da Roma sono circa 45 km, ovvero 1 ora di auto e bisogna prendere prima l’A24 e poi la SP636 con uscita Tivoli.
Il Castello Savelli si trova nella parte alta della città di Palombara in via Franco Pompili.
Storia del castello più grande del Lazio
La prima testimonianza certa del maniero risale ad un documento datato al 1064. Dal 1216 diventa proprietà della nobile famiglia Savelli da cui prende il nome, ma la trasformazione del castello in dimora signorile e gli ampliamenti si ebbero solo nel Quattrocento con Giacomo Savelli. Furono affrescate le stanze e arricchite con arazzi preziosi.
La dimora rimase di proprietà dei Savelli fino al 1870, anno in cui passò al Comune. Agli inizi del Novecento il castello era usato come carcere per i prigionieri politici. Nel 1949 la famiglia Sforza si appropriò del castello che tornò di proprietà comunale solo nel 1971.
Il complesso si presenta composto da tre parti: palazzo di Troilo, il Palatium degli Ottavini che risale al X secolo e il palazzo di Giacomo Savelli, ciascuno dei quali ha una corte e una torre.