Salgono i casi di Dengue a Roma, la malattia virale che da mesi sta seminando il panico tra la Capitale e provincia. L’ultimo caso è stato registrato allo Spallanzani questa mattina, 11 ottobre, anche se senza gravi complicazioni.
La paziente al momento sta bene, come confermato all’Adnkronos da Alessandra D’Abramo, dirigente medico Malattie infettive ad alta intensità di cure dell’Inmi facendo il punto sulla situazione Dengue a Roma e nel Lazio. La diffusione del virus tuttavia sta assumendo contorni degni di attenzione nel Lazio, a partire proprio dall’aumento dei casi a Roma, ben 60 ormai.
Cambio di temperature: minor esposizione al virus?
Le temperature alte, stando a quanto raccontato dalla dottoressa, potrebbero giocare un ruolo fondamentale nella diffusione del virus, anche se in via indiretta. Infatti, il caldo e l’umidità favoriscono il prolificarsi delle zanzare, principale vettore di trasmissione del virus. Nel caso in cui ci fosse un calo termico, però, sarebbe minacciato anche l’ecosistema in cui coesistono gli insetti. Al momento è importante perciò proteggersi dalle punture, evitando zone e orari in cui c’è il maggior rischio di essere punti.
Quanti casi di Dengue ci sono nel Lazio?
Il Lazio è seconda regione dove si registrano più casi in Italia (60), in testa c’è la Lombardia (68). Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità, in Italia si contano dalle prime avvisaglie degli scorsi mesi 261 casi di Dengue in totale. L’età media dei pazienti è 36 anni e il 55% è maschio.
Di questo numero, 49 risultano autoctoni e nel Lazio sono appunto 60 i contagiati. I 49 casi autoctoni comprendono tre episodi di trasmissione non collegati tra loro: uno in provincia di Lodi (28 casi confermati), in provincia di Latina (2 casi) e in provincia di Roma (18 casi con esposizioni in diverse parti della città metropolitana di Roma e 1 caso ad Anzio, per cui sono in corso indagini per verificare eventuali collegamenti epidemiologici).