Roma, la Città Eterna, ricca di bellezze, di storia e di cultura. Come non innamorarsi della Capitale? Roma è bella sempre, è bella in ogni momento della giornata, ma si sa, spesso è al tramonto (o perché no all’alba), che si possono ammirare i paesaggi migliori.
E anche la Capitale non fa eccezione. In questo articolo scopriremo un luogo, che forse non tutti conoscono, dal quale guardare tutta la città soprattutto nei momenti immediatamente precedenti alla sera. Oltre, cioè, i classici luoghi dove si recano turisti e visitatori: un posto, nascosto, dal quale vedere Roma in tutta la sua bellezza al tramonto con tutti i colori e le sfumature tipiche del ‘saluto’ del sole al giorno che se ne va.
Dove vedere il tramonto a Roma
In altri articoli pubblicati nelle nostre sezioni dedicate al turismo ci siamo occupati dei luoghi migliori che si possono raggiungere in macchina per guardare Roma al tramonto. Questi, per chi se li fosse persi, alcune delle location migliori (qui la guida completa):
- La terrazza del Gianicolo
- Il Belvedere del Pincio
- Il Gazometro
- Ponte sisto
- Scuderie del Quirinale
Oggi, invece, andremo a scoprire un posto in pieno centro, gratuito, dove recarsi sia durante il periodo estivo che in quello invernale, per ammirare la Città Eterna colorata di rosso e arancio. Si tratta di una terrazza nell’area del Campidoglio il cui accesso, stando alle ultime informazioni disponibili al momento della stesura di questo nostro articolo, è sempre libero e consentito. Vediamo allora dove si trova.
Dove si trova la terrazza Caffarelli, come arrivare
Per raggiungere questa terrazza occorre innanzitutto recarsi al Campidoglio. Poi, a quel punto, occorre salire la scalinata e raggiungere Piazzale Caffarelli. Non prima però di essersi soffermati ad ammirare lo scorcio sui Fori Imperiali che questa zona offre; dopodiché è necessario raggiungere il civico 4, che altri non è che l’edificio che ospita una parte dei Musei Capitolini. La terrazza è una tappa fissa di tutti coloro che visitano – e non – i Musei proprio in virtù dello scenario che regala, davvero con pochi eguali.
Ad ogni modo, una volta all’interno bisogna salire all’ultimo piano e raggiungere così la terrazza omonima. Da qui si può godere di una rara ed emozionante vista mozzafiato su Roma che chiaramente raggiunge il suo apice proprio al tramonto; per chi lo desidera c’è anche un servizio di Bar Banqueting, ovvero la la Caffetteria dei Musei Capitolini (aperta dalle 9.30 alle 19.00), gestita dal marchio Le Voilà Banqueting, e c’è la possibilità di organizzare esclusivi ricevimenti, meeting e convention, ai quali, se richiesto, abbinare la apertura straordinaria dei Musei.
La terrazza Caffarelli è attrezzata con copertura di circa mq. 300, senza pareti per l’estate, pareti e riscaldamento in inverno e l’accesso è gratuito. Per quanto riguarda il tramonto c’è da dire che in estate la posizione privilegiata è in realtà quella del piazzale sottostante mentre in inverno molti preferiscono la terrazza. In ogni caso, tramonto a no, a prescindere da qui si può ammirare la Capitale in tutto il suo splendore con una visuale unica e assolutamente da provare.
La storia del palazzo e della terrazza
Chiudiamo con un breve cenno storico su questo edificio situato nel cuore del centro storico di Roma. Il palazzo è datato 1576-1583, realizzato per Ascanio Caffarelli, e sorge su ciò che rimaneva dell’antico tempio di Giove Capitolino realizzato secondo la tradizione da Tarquinio Prisco e ultimato da Tarquinio il Superbo (intorno al 509 a.C.). Nel tempo l’edificio ha subito numerose trasformazioni che ne hanno modificato pianta e struttura; nel 1800 finì sotto la dominazione prussiana mentre al termine della I Guerra Mondiale venne confiscato dal Governo Italiano alla Germania che qui aveva la sua ambasciata. In seguito fu oggetto di parziale demolizione per consentire gli scavi archeologici e quindi di un’opera di restaurazione che portò alla realizzazione proprio della grande terrazza che prende il nome da questo palazzo. Al primo piano fu allestito un nuovo settore museale chiamato Museo Mussolini e successivamente Museo Nuovo. Nel complesso oggi ha tre piani con nove finestre ognuno – in origine erano diciassette – e nuovamente al piano terreno si può osservare un grande portale bugnato, sovrastato da un balcone, decentrato. Il palazzo ospita, come visto, parte dei Musei Capitolini.