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Caldo record a ottobre. Le conseguenze su flora e fauna

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Caldo record ad ottobre. Le conseguenze positive e negative del rialzo anomalo delle temperature su flora e fauna.

Un ottobre da temperature estive o, perlomeno, molto simili alla fine di maggio scorso. Il fenomeno non è apprezzabile solo in Italia, ma anche su gran parte del continente europeo, soprattutto nella parte Centro Occidentale. Pare che le temperature si alzeranno ancora; una cosa come 3 o 4 gradi in più sulla colonnina di mercurio. Il mese di settembre pare sia stato il più torrido degli ultimi trent’anni, almeno. In generale anche in Europa il mese scorso è stato il più caldo registrato negli ultimi decenni, con uno scarto del +2,51.

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L’anticiclone si sposterà a breve verso nord

Il clima caldo durerà almeno fino alla metà di ottobre. L’anticiclone africano che determina questo fenomeno si espanderà verso nord già nel prossimo week end, presso il canale della Manica. In queste zone, Belgio, Olanda e Regno Unito, il clima è piovoso soprattutto in questo periodo. Ma a causa dell’anticiclone che graverà sui cieli della Manica anche questi Paesi godranno di un clima soleggiato. Per quanto riguarda l’Italia tra domenica e lunedì si attendono 32/33 gradi da Agrigento a Terni, quindi su tutto il centro sud.

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Le conseguenze su flora e fauna

Un week end soleggiato si prospetta per chi potrà goderselo, ma c’è anche l’altra faccia della medaglia. Le conseguenze di queste temperature anomale comporteranno delle conseguenze negative su flora e fauna. Il mercato dei funghi e delle castagne potrebbe entrare in crisi. Mentre alcune specie di animali, che in questo mese entrano solitamente in letargo, ritarderanno la preparazione dei loro giacigli e le scorte di cibo al fine di accumulare grasso per l’inverno. Il bioritmo stagionale, insomma, si sposterà in avanti con conseguenze sull’ecosistema che può subire una paralisi temporale. Il periodo di riposo o di letargo si accorcerà drasticamente e in modo rischioso.

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