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All’asta di Vienna un bozzetto di Raffaello per le stanze papali: vale oltre 600mila euro

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Raffaello

All’asta un bozzetto preparatorio di Raffaello, destinato alla Sala di Costantino, nei palazzi del Vaticano. Il valore, stimato dalla casa d’aste Dorotheum di Vienna, che gestisce la vendita, si aggira tra i 400.000 e 600.000 euro. Per i cultori rappresenta un pezzo unico, eccezionale, un motivo in più che contribuisce a rendere l’attesa frizzante: l’opera infatti non sarà venduta prima del 25 ottobre.

All’asta un bozzetto di Raffaello

Il bozzetto rappresenta uno studio preparatorio a cura del celebre Raffaello. Il disegno anticipava perciò la realizzazione dello “Studio per la battaglia di Ponte Milvio” e il valore dell’opera si aggirerebbe tra i 400.000 e 600.000 euro, stando alla casa d’aste viennese.

Lo schizzo su carta ritrae con poche linee, ma molto dinamiche, un cavaliere e un cavallo in gesso rosso. Al prestigio del ritrovamento si aggiungono però anche dei dettagli storici di rilevanza, sul retro del bozzetto è possibile infatti rintracciare anche i disegni dell’assistente di Raffaello, Polidoro da Caravaggio, probabilmente eseguiti successivamente.

Bozzetto destinato al Vaticano

La veridicità del bozzetto è stata confermata da Paul Joannides, professore emerito di storia dell’arte all’Università di Cambridge, che ha convalidato le attribuzioni sia per Raffaello che per Polidoro da Caravaggio. L’opera, destinata alla volta della Sala Costantino nelle stanze Vaticane, sarebbe stata realizzata però da Giulio Romano. Quando Raffaello passò a miglior vita, sembrerebbe che a lui toccò il compito di ultimare l’opera del maestro, che non visse abbastanza per portala a termine.

Dalla Francia a Vienna

Secondo Dorotheum, prima che nel bozzetto fosse stato riconosciuto il genio raffaelliano, il disegno per anni fu attribuito al pittore fiammingo Peter Paul Rubens. L’opera infatti faceva parte di una collezione privata in Francia fino agli anni Trenta del Novecento, probabilmente appartenuta e custodita in tutto questo tempo dallo studioso e collezionista Iohan Quirijn van Regteren Altena.

Fu lui che nel 1940, condividendo il disegno sulla rivista “The Burlington Magazine”, ammise che dietro quel bozzetto si celasse Rubens. L’opera, venduta all’asta da Christiès Parigi nel 2015 ha visto poi una ricollocazione storica e culturale. Il suo attuale proprietario ha capito così si trattasse della scuola italiana del XVI secolo, per poi rivendere l’opera a Dorotheum. Un lungo viaggio tra i salottini dell’Europa di prestigio, in attesa dopo il 25 ottobre di trovare un nuovo estimatore dell’arte italiana di Raffaello.

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