Dopo l’incidente avvenuto all’operatore AMA dentro la struttura dell’ex TMB Salario a Roma, i sindacati interni alla municipalizzata al decoro urbano insorgono. La vittima del disastroso episodio, ha riportato gravissimi danni alla colonna vertebrale dopo essere stato schiacciato da un camion: si parla di una lesione vertebrale e una mielolesione, che potrebbe renderlo paraplegico per il resto dei suoi giorni.
Le dichiarazioni dei sindacati sul grave incidente avvenuto all’operatore AMA
Sull’episodio si esprime la sigla sindacale della COBAS, coi dipartimenti “Ama Roma” e “Igiene Ambientale. In tal senso, il sindacato fa sapere sulla tremenda vicenda: ” Tra le varie cause alla base del costante peggioramento delle condizioni di sicurezza ci sono la mancanza di mantenimento dei mezzi di lavoro e la insufficiente formazione del personale”.
Proseguono le realtà di Cobas Ama Roma e Cobas Igiene Ambientale: “La logica del profitto divora ogni cosa ea farne le spese sono sempre i più fragili, in questo caso i lavoratori e le lavoratrici. Le regole ci sono, eccome, ma le aziende non le applicano e sovente gli operatori anziché riposare il settimo giorno sono costretti ad allungare fino a nove o dieci giorni di lavoro consecutivi”.
“In AMA problemi d’igiene negli ambienti lavorativi”
Da parte dei Dipartimenti di Cobas, le parole non solo leggere nemmeno sulle condizioni di lavoro per gli operatori dell’AMA. Nella loro nota stampa, infatti, evidenziano gravi criticità, con cui i lavoratori devono far fronte abitualmente come operano all’interno della municipalizzata. Nella nota stampa, ci dicono: “Per non parlare della mancanza di igiene e insalubrità degli ambienti e dei mezzi di lavoro che spesso sono la causa di malattie e in tal senso il COVID non ha insegnato nulla”.
Proseguono: “Denunciamo l’ennesimo infortunio grave all’interno del nostro comparto che ha dei responsabili che sono inequivocabilmente Azienda AMA e Comune di Roma! Siamo vicini a Stefano!”.