Riuscire ad accettare la fine dell’estate è difficile per tutti. Quasi un trauma lasciare andare le giornate assolate per prepararsi all’arrivo del freddo. Con la fine del caldo c’è la necessità di entrare in mood diverso: prepararsi a temperature più rigide, concentrarsi su lavoro o studio e, immancabilmente, farsi travolgere dai ritmi frenetici della vita. Ma quando, proprio come sta succedendo quest’anno, il sole continua ad accompagnare le nostre giornate, nonostante l’autunno ormai inoltrato, allo stesso modo resta anche il buonumore.
Ottobrata romana: espressione che ha origini antiche
Ne sanno qualcosa i romani che in questo autunno possono vivere a pieno la cosiddetta ‘Ottobrata romana’. Un’espressione che ha origini antiche e che indicata un clima particolarmente mite che favorisce le gite fuoriporta o anche solo passeggiate in giro per la città, così da poter godere appieno delle bellezze di Roma.
Risale agli antichi romani e consisteva in una vera e propria festa
Ma l’ottobrata romana risale addirittura a festività che venivano celebrate dagli antichi romani. Una celebrazione che avveniva in concomitanza con il cambio di stagione. Nel caso di specie ad accrescere lo spirito della festa era proprio il senso di gratitudine per un mese, ottobre, estremamente favorevole dal punto di vista non solo climatico, ma anche dei colori, visto che con un autunno tanto mite si può godere della gamma cromatica che offre, dalle varie tonalità del giallo, al rosso, all’arancione e anche al marrone. Una serie di tinte calde, avvolgenti che contribuiscono a diffondere un senso di calma e che possono essere ammirate pienamente grazie alle belle giornate.
Con il tempo questa tradizione è venuta meno
Nell’antichità era un’occasione da festeggiare. Abitudine venuta meno con il passare del tempo, visto che oggi all’ottombrata romana vengono legati unicamente le condizioni atmosferiche relative alla bella stagione che persiste nonostante la fine dell’estate. Le celebrazioni tradizionali che legavano questo periodo alle gite fuoriporta e alla vendemmia, purtroppo, si sono perse.
Le famiglie di interi quartieri di organizzavano per fare gite fuoriporta
In epoche passate le famiglie, la domenica e anche il giovedì, si organizzavano allestendo i carretti tirati da cavalli bardati con sonagli, e si dirigevano solitamente a monte Testaccio o nelle campagne intorno a ponte Milvio, nelle vigne di Monteverde o anche fuori porta San Giovanni e porta Pia. Scampagnate, nelle quali, all’insegna dell’allegria e del buon cibo e, non di meno, del buon vino, si festeggiava la cosiddetta ‘ottombrata’. I nuclei familiari di ciascun quartiere si organizzavano per prendere parte a quella che assumeva tutte le caratteristiche di una festa. Anche l’abbigliamento era quello delle occasioni speciali, le donne si agghindavano con i vestiti più belli e i residenti dei vari rioni si ritrovavano tutti insieme per cantare, ballare e intrattenersi con giochi vari.
L’usanza di riunirsi è venuta meno ma è rimasta l’espressione: ‘Ottobrata romana’
Una vera e propria tradizione che coinvolgeva tutti i rioni di Roma, ma che è andata via via scomparendo a partire dal ‘900. Seppure si tratta di usanza che è rimasta nel ricordo dei romani che continuano a usare l’espressione: ‘Ottobrata romana’ per mantenere viva la memoria di tempi che furono, ma anche per celebrare il sole e anche per concedersi brevi vacanze o visite in giro per Roma.
Un momento favorevole per organizzare viaggi
A prescindere da usanze antiche, comunque questo periodo rappresenta un momento estremamente favorevole per i viaggi, trattandosi di bassa stagione e quindi offrendo soluzioni a prezzi più contenuti, favoriti dall’eccezionalità del clima. E quest’anno tutto il mese di ottobre è caratterizzato da temperature ben al di sopra della media stagionale che consentono anche ai ritardatari di organizzarsi per eventuali partenze…