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Massacra di botte la moglie e la stupra: voleva un figlio maschio

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tentano di stuprare una mamma fuori la scuola

Latina, un 36enne di origine indiana condannato per stupro e maltrattamenti. L’incidente probatorio conferma le accuse.

Anni di soprusi e maltrattamenti, poi il coraggio di una denuncia. Accade a Latina, quando nel giugno scorso arriva una denuncia per maltrattamenti. Autore della barbarie un 36enne di origine indiana residente a Sabaudia. L’uomo era felicemente accompagnato, ma la consorte non sprizzava gioia da tutti i pori. Non poteva. Il motivo erano le continue vessazioni, oltre che le violenze sessuali: tutto dettato da un unico movente.

La frustrazione di lui che, dopo due figlie femmine, avrebbe voluto (preteso, nella fattispecie) un figlio maschio. Quindi è cominciata la spirale di violenza: prima i colpi inferti con la mazza da baseball, scenario che si ripeteva in maniera ciclica, poi i rapporti come deterrente. La consorte costretta ad accoppiarsi per non essere picchiata.

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Massacro a Sabaudia: condannato un 36enne per violenza e maltrattamenti alla moglie

Tensione alle stelle fino al giugno scorso. Quando la donna, stanca di tutto questo, che andava avanti da 7 anni, ha denunciato ogni cosa. Le descrizioni minuziose inchiodano il 36enne che, oggi, nel corso dell’incidente probatorio a Latina si è visto confermare tutte le accuse ed è stato tradotto in carcere.

Anni di maltrattamenti conclusi con l’intervento della Giustizia: il pugno duro, stavolta, ha funzionato. Sono ancora tante, però, le vittime di maltrattamenti. Nello specifico, la donna che ha denunciato è stata successivamente aiutata dai centri antiviolenza del territorio. Ospitata, per tutto il periodo dell’iter giudiziario, in una struttura apposita. Ora un nuovo capitolo della sua vita può finalmente aprirsi. 

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