Maxi sequestro di droga a Latina. Nei giorni scorsi, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Latina hanno proceduto alla distruzione, presso l’inceneritore di San Vittore del Lazio (FR), di un eccezionale quantitativo di droga sequestrato ad una coppia pontina. Parliamo di oltre tre quintali di sostanza stupefacente che avrebbero fruttato guadagni milionari.
L’operazione risale al maggio dello scorso anno quando la Guardia di Finanza, nell’ambito di un più ampio quadro di controlli mirati, era riuscita ad individuare la “coppia stupefacente“, unita sia nella vita privata che in quella ‘criminale’; in particolare i due erano stati fermati all’interno di alcuni box auto: mentre la donna faceva da ‘palo’ il marito armeggiava con l’ingente quantitativo di droga. Prima di essere fermati e arrestati.
Le indagini
L’attività è correlata ad un’investigazione condotta dai finanzieri del Gruppo di Latina come detto nel maggio del 2022. I Militari, nell’ambito di un piano d’azione coordinato dal Comando Provinciale di Latina e
finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei traffici illeciti, avevano individuato e sequestrato oltre 325 kg di hashish, suddiviso in circa n. 3.000 panetti per la successiva lavorazione ed immissione in commercio. Ad insospettire i finanzieri – già in allerta da tempo per effetto di una serie di segnalazioni e
riscontri acquisiti da autonoma attività info-investigativa – era stata la presenza dei due soggetti, entrambi quarantenni, che, con atteggiamenti e movimenti ambigui, in tarda serata si aggiravano nei pressi di un
noto centro commerciale di Latina.
Il blitz e il sequestro
Ebbene, dopo averli visti accedere nei sotterranei che davano accesso a dei box auto privati, i finanzieri avevano deciso di seguire la coppia per verificare il motivo della loro presenza in zona, salvo rimanere sopresi notando la donna fare da “palo” e il marito, all’interno di uno dei box auto, intento ad armeggiare la sostanza
stupefacente con il chiaro fine di utilizzare lo stesso a deposito di droga, verosimilmente in favore di consorterie criminali più strutturate.
L’ingente quantitativo di stupefacente sottoposto a sequestro – uno dei più importanti avvenuti negli ultimi anni
sul territorio della provincia pontina – avrebbe permesso di realizzare circa 4 milioni di dosi che, se immesse in
consumo, avrebbero consentito un guadagno illecito stimato in oltre 3 milioni di euro, oltre a cagionare gravi
danni alla salute dei consumatori, non di rado sempre più giovani.
La distruzione della droga
E arriviamo così alla stretta attualità. Oggi infatti si è arrivati alla fase finale di un iter che, grazie all’adeguato dispiegamento di forze messe in campo dal Gruppo di Latina per scortare – in totale sicurezza e con le dovute cautele e precauzioni – l’enorme quantitativo di sostanza all’inceneritore, ha consentito allo stupefacente di raggiungere la sua “naturale destinazione”, ovvero la “distruzione”.