Anzio, luce sul misfatto del bracciante di Villa Ada: non era scomparso, l’uomo è finito in manette per furto. La rocambolesca vicenda.
Anzio, risolto il mistero del bracciante di Villa Ada. Nei giorni scorsi era stato ritrovato uno zainetto nei pressi del famoso laghetto. Dalle ricostruzioni si evince l’appartenenza a un 36enne di Nuova Delhi residente ad Anzio. Non si trovava e uno dei fratelli si è presentato, nei giorni scorsi, dai Carabinieri per denunciare la scomparsa: lo aspettavano tutti in India.
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Anzio, risolto il misfatto di Villa Ada: il bracciante era stato arrestato
Doveva tornare a casa come d’accordo e riportare i guadagni di un periodo particolarmente difficile. Difficoltà che, però, sono aumentate quando ci si è resi conto – anche con la collaborazione delle autorità – che l’uomo non era scomparso. Era, altresì, finito in manette: l’uomo, infatti, viene arrestato con l’accusa di furto dai Carabinieri del Trionfale perchè sorpreso nel bel mezzo di uno scippo.
Non una flagranza di reato ma quasi: il 36enne indiano si giustifica in maniera semplice e diretta. “Mi servivano soldi da portare a casa”. Dopo accertamenti, l’uomo risulta essere incensurato. Questa è la prima imprudenza della sua vita: un azzardo pagato con l’arresto e la preoccupazione dei familiari che già si erano preparati al peggio. Ora almeno sanno che non è in pericolo di vita, ma avrà una situazione da appurare. Non è ancora il momento di tornare a casa per colui che è stato ormai “battezzato” come il bracciante di Villa Ada. La parola fine è stata scritta dopo giorni di apprensione.