Il rettore dell’Università di Roma Tre si dimette. Il direttore generale dell’Ateneo, Pasquale Basilicata, ha formalmente presentato le sue dimissioni ieri, 28 settembre, tramite una lettera indirizzata agli uffici e ai colleghi dell’Università. Lascia l’incarico in leggero anticipo rispetto alla scadenza naturale dell’incarico, previsto per il 31 ottobre 2023, e comunicando, con amarezza, le motivazioni personali della sua scelta. Come riporta Ansa, Basilicata avrebbe raccontato via scritta che si sarebbe trovato a provare “orrore per l’ipocrisia, il male di tutti i mali e la fonte, pressoché unica, di tutte le forme di corruzione nelle relazioni tra gli individui” che, prosegue, “mi ha forse procurato inimicizie”.
Chi è Pasquale Basilicata, ex rettore di Roma Tre
In carica dal 1995 prima come direttore amministrativo, poi come dirigente generale dal 2012 dopo la riforma Gelmini, Basilicata ha incarnato una parte di quella “lotta intestina” che da mesi sconvolge gli equilibri della Terza università di Roma.
Già a marzo 2022 il suo predecessore, Luca Pietromarchi, si era dimesso da Rettore. Basilicata, succedutogli, ha tenuto a informare chi in questi anni lo ha sostenuto, quanto gli costi lasciare Roma Tre, visto il clima che si era instaurato tra docenti e amministrativi. “Se però mi fossi accomodato nella confusione stolta delle relazioni false”, prosegue nella lettera Basilicata, “non avrei vissuto con la leggerezza e la sensazione di pulizia che mi ha accompagnato in tutta la vita”.
L’ex rettore in una lettera: “A Roma Tre una parte dell’accademia è incapace di riconoscere il nuovo”
Basilicata non fa mistero dei giochi di potere nell’Ateneo e, riconoscendo il valore del polo universitario, parla anche di difficoltà di alcuni colleghi nell’aprirsi all’innovazione. L’ateneo, secondo Basilicata dovrebbe prepararsi ad affrontare il futuro a dispetto, si legge, “dei tanti interessi che ci hanno contrastato nel corso degli anni provenienti sia da quella parte dell’accademia incapace di riconoscere il nuovo che stava sorgendo in Città sia dalle ostilità senza voce di una burocrazia anche politica inidonea a governare il Paese”.
Una lettera di addio senza ritorno. Già lo scorso anno Basilicata era stato al centro di alcune polemiche per la carriera del figlio, Luca Basilicata, all’interno di Roma Tre e per la gestione del bilancio dell’ateneo che ammonta a circa 200 milioni l’anno.