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Taxi a Roma, bando straordinario: in arrivo oltre 1.500 licenze in più

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l'Agenzia Comunale per il controllo della qualità dei servizi pubblici capitolini ci offre una panoramica di gradimenti sui servizi cittadini
Dopo il via libera del 7 agosto scorso da parte del Consiglio dei Ministri, ieri 28 settembre 2023 sono stati approvati in Senato vari emendamenti di competenza del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti fra i quali anche il concorso straordinario per il rilascio di licenze aggiuntive per i taxi. Nel decreto ‘Asset’ sono affrontate diverse norme in materia di attività economiche e finanziarie e di investimenti strategici. Le città metropolitane, i capoluoghi e i comuni sede di aeroporti internazionali possono bandire il concorso straordinario, sino a un incremento del 20% rispetto alle licenze esistenti per affrontare l’aumento della domanda del servizio taxi. 

Il numero delle licenze taxi a Roma 

Il numero dei taxi di Roma risulta inadatto e insufficiente a gestire la notevole affluenza turistica a cui la città è sottoposta. Soprattutto presso le principali stazioni e snodi della Capitale i taxi sembrano introvabili, causando diversi disagi a turisti e non solo. A Roma il rapporto auto bianche-residenti a Roma è di 2,7 ogni mille abitanti mentre a Milano la media è di 3,4 taxi ogni mille abitanti. L’inefficacia del servizio supportata dai dati statistici esorta il Campidoglio a prendere provvedimenti. Verranno indetti bandi di concorso straordinari fino ad un incremento del 20 per cento delle licenze già esistenti. Nella Capitale ci sono 7800 taxi ai quali se ne aggiungeranno 1500 grazie al potenziamento previsto dal decreto. Per arrivare in tempo per il Giubileo 2025 e per far sì che il gran numero di pellegrini che giungeranno nella Capitale possa usufruire di un miglior servizio taxi il concorso dovrà essere bandito al massimo entro la fine del 2023. 

L’introduzione delle ‘doppie guide’ 

A Roma introdotta ormai da qualche settimana l’opzione delle ‘doppie guide’, voluta dal sindaco Gualtieri. Due tassisti hanno la possibilità di dividersi la stessa macchina così da garantire un servizio più duraturo e di qualità. Questa iniziativa non sembra però dare i frutti sperati in termini di efficacia. Pochi tassisti avrebbero abbracciato questa proposta. Le procedure burocratiche non aiutano dato che non sono poi così immediate. Le ‘doppie guide’ dovrebbero servire per affrontare tempestivamente l’inefficacia del servizio taxi dovuta al gran numero di turisti presenti nella Capitale. Ma durante i picchi turistici registrati questa estate l’emergenza non è stata risolta ma piuttosto affossata dalla burocrazia. 

 

 
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