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Furbetti del cartellino nella Asl Roma 1, condannate 14 persone tra medici e funzionari

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aggredisce medico e poliziotto

Sparivano dal lavoro per ore, dopo aver timbrato il cartellino. In qualche caso qualcuno tornava, ma si fermava solo pochi minuti per riandarsene. Un viavai interminabile di dipendenti che, dopo aver certificato l’entrata al lavoro, si davano alla fuga per farsi gli affari propri. C’è anche chi si è trovato a lavorare per sette minuti effettivi, a fronte delle sei ore previste dal contratto.

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14 tra medici, infermieri e funzionari condannati

Ne dà notizia il Corriere della Sera. Quattordici tra funzionari, medici e infermieri in servizio presso il poliambulatorio della Asl Roma 1 di via Lampedusa a Montesacro sono stati condannati per le assenze ingiustificate dal posto di lavoro. I reati contestati sono truffa ai danni dello Stato e false attestazioni. La media di assenze, che cominciano ad insospettire gli inquirenti dal novembre 2015, è di circa due ore. È il tempo che questi dipendenti, invece di lavorare, impiegavano a fare la spesa, prendere un caffè o farsi una passeggiata con amici. Insomma, invece di stare al lavoro si facevano gli affari propri.

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Condanne tra gli otto e i 19 mesi

Le condanne per quelli che sono ora denominati furbetti del cartellino sono comprese tra gli otto e i diciannove mesi di reclusione. Oltre a ciò saranno obbligati a risarcire la Asl che, nel frattempo, si è costituita parte civile nel processo a loro carico. A stabilire la somma, in separata sede, sarà il giudice civile. Due i dipendenti con la pena più alta. Si tratta di D. C. e C. T. Quest’ultimo in almeno un caso sarebbe entrato al lavoro alle otto del mattino per uscirne alle undici e mezzo, senza fare più ritorno. Poi c’è S. D.A., condannato ad un anno e tre mesi, che ha totalizzato nove assenze ingiustificate lungo il corso di una sola giornata. Il caso più emblematico riguarda C. N., condannato ad un anno e due mesi. Un episodio che lo riguarda lo vede sparire per un totale di cinque ore e 53 minuti. Delle sei ore previste ha lavorato solo sette minuti.

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