Nuova onda criminale su Roma, con il fenomeno dei furti nelle case di lusso. In un movimento che toccava le zone tra la Regione Lazio e la Puglia, i ladri si erano specializzati nel furto dei Rolex. Inoltre, erano diventati abili svaligiatori di cassaforti nelle varie dimore dove colpivano, tanto da essere arrivati ad appropriarsi di numerosi lingotti d’oro (rinvenuti al fermo dei delinquenti).
I furti nelle case di lusso tra il Lazio e la Puglia
Di questa banda, molti venivano da Roma e dalle zone del Mezzogiorno d’Italia. Oltre a rubare in case e appartamenti di ricche famiglie italiane, si erano ritagliati anche nello spaccio della sostanza stupefacente. Tenevano infatti una serra per coltivare marijuana, con le piante rinvenute durante il fermo nel momento delle perquisizioni sulle proprietà dei singoli componenti della banda.
Ricettatori di prodotti lussuosi rubati
Si erano specializzati nel furto di oggetti lussuosi, che poi rivendevano al mercato nero successivamente ai colpi messi a segno. Il loro sistema era ormai rodato, con tutto ciò che forse andava avanti addirittura da anni. Nel loro giro di affari, rubavano orologi rari, gioielli e anche lingotti d’oro, che poi riuscivano a rivendere a un giro del mercato nero con esclusivi clienti interessati alla loro mercanzia.
In parallelo, il mercato della droga nella Provincia di Roma
L’attività criminale gli portava ricchi proventi, considerato come la banda si occupava anche di droga a Roma. Grazie ai soldi incassati, erano riusciti a crearsi una piantagione di marijuana presso un terreno di Nazzano Romano. Una zona che, almeno fino alla scorsa settimana, i presunti ladri non davano nell’occhio di persone indiscrete o creavano eccessivi fastidi. Un modo per creare in casa la sostanza stupefacente, creando – oltre ai furti – una nuova via di guadagno nel mondo dell’illegalità romano e delle piazze di spaccio situate nella Capitale.
