Nelle scuole di Roma è emergenza sicurezza. Sono gli stessi presidi a lanciare un appello alle istituzioni lamentando la mancanza di sistemi di vigilanza e antintrusione nelle scuole della Capitale. Almeno 500 sarebbero sprovviste di allarmi e videosorveglianza. Apparecchiature che, se installate, arginerebbero diversi fenomeni di violenza all’interno degli edifici scolastici e permetterebbero, quantomeno, di prevenire anche quelli fuori dalle aule.
A Roma 519 scuole senza sistemi di sicurezza su 1.200 plessi
L’ultimo raid all’Istituto agrario Emilio Sereni di Roma ha dimostrato che si sta verificando tra i giovani un’escalation di violenza che non è più possibile ignorare. Una settimana fa delle persone hanno fatto irruzione nell’istituto alla periferia Est di Roma, al confine con Tor Bella Monaca, trafiggendo con delle frecce e macellando due mucche. Quando la violenza non avviene in aula, il rischio però è che dilaghi comunque tra le comitive, con attività microcriminali, come lo spaccio di stupefacenti, che spesso i ragazzi portavano avanti agganciandosi anche ai coetanei tra i banchi di scuola. A ciò si aggiungono anche le risse, spesso scaturite da litigi tra i compagni che non sempre si fermano a scuola.
La presenza di sistemi di vigilanza potrebbe scoraggiare certi episodi e risalire anche agli autori di atti vandalici come quelli del Sereni. A frenare l’installazione delle telecamere è un problema di fondi secondo molti dirigenti scolastici, ma il danno che subiscono gli studenti, le famiglie e le scuole è sicuramente più alto rispetto al costo richiesto per la prevenzione. Nel caso del Sereni, la Città Metropolitana, che gestisce i fondi per gli istituti superiori della Capitale, ha stanziato 50mila euro per dotare l’istituto di videosorveglianza nel perimetro esterno della struttura.
Una goccia nell’oceano, però, rispetto alla condizione generale dei licei romani. Analizzando le richieste ricevute dall’assessorato ai Lavori pubblici sulle gare d’appalto per la dotazione di sistemi di videosorveglianza, a Roma Capitale e nei Comuni della Città Metropolitana su 1.200 plessi, se considerassimo sia gli impianti esistenti e funzionanti sia quelli difettosi e che richiedono manutenzione, 519 sono sprovvisti di allarmi.
I fondi del Pnrr alle scuole
La sicurezza a Roma è un problema di fondi o le risorse, se programmate, ci sono? In realtà da settembre 2022 il Ministero dell’istruzione ha assegnato agli istituti scolastici di tutto il Paese 2,1 miliardi € di risorse messe in campo dal Pnrr per realizzare il piano scuola 4.0. Il piano però è rivolto ad ammodernamenti delle aule e all’integrazione dei sistemi digitali nella didattica scolastica: un’esigenza di diversa natura, che non cancella il bisogno di sicurezza nelle scuole.
La giunta capitolina, poi, ha da poco approvato il piano operativo per accedere ai fondi europei del programma nazionale Metro plus e Città medie 2021-2027. Ne beneficerebbero a Roma 23 scuole, con interventi di messa in sicurezza ed efficientamento energetico dal valore di 149 milioni. Anche in questo caso, però, il finanziamento andrebbe a coprire aspetti collaterali alla sicurezza scolastica, come la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale, la mobilità multimodale e sostenibile, servizi per l’inclusione e innovazione sociale e rigenerazione urbana. Una parte di questi fondi riguardano effettivamente l’ammodernamento degli edifici scolastici, ma da un punto di vista edilizio e di efficientamento energetico.