Il lunedì mattina l’Università La Sapienza di Roma ospita un fitto gruppo di tende da campeggio. Decine di universitari si sono accampati davanti all’ateneo per portare avanti la battaglia sul caro-affitti. Già da ieri notte, 24 settembre, piazzale Aldo Moro ha accolto infatti una gioventù di studenti e pendolari, esasperati dai costi spropositati a cui sono costretti pur di proseguire gli studi a Roma.
Prendere casa in affitto, nella Capitale, è diventato ormai un lusso che pochi possono permettersi, ecco perché a distanza di mesi torna la protesta dei collettivi studenteschi davanti a uno dei primi atenei italiani al mondo. Molti giovani aspirano a frequentarlo ma, causa affitti e distanze, non riescono. A essere sacrificato, così, è il diritto allo studio delle nuove generazioni.
Studenti protestano con le tende fuori dalla Sapienza
A far capolino su pizzale Aldo Moro, antistante all’Università La Sapienza, questa mattina figuravano oltre 33 tende di fuori sede provenienti da tutta Italia per ribadire il proprio diritto allo studio e a vivere in condizioni dignitose. Gli studenti dell’Udu (Unione degli universitari) hanno sostenuto di sentirsi traditi rispetto alle promesse ricevute prima dell’estate dal Governo sul caro-affitti. Stanchi dei posticipi, il collettivo studentesco muove ora battaglia per almeno una settimana portando tende, flash mob, presidi e striscioni in 25 città universitarie di tutto il Paese. Lo slogan scelto è “Vorrei un futuro qui” e, per gli aderenti alla protesta, serve per chiedere misure urgenti per poter studiare e lavorare in Italia, senza dover emigrare all’estero.
La manifestazione dovrebbe spingersi in giornata anche fin sotto alla Minerva, simbolo dell’ateneo romano, e coinvolgere altre facoltà anche a Roma Tre e Tor Vergata, così come in altre città. A guidare le rimostranze Udu, facendo fronte comune anche con altre associazioni come Sinistra Universitaria e Cambiare Rotta, il collettivo che era entrato negli uffici di Confedilizia la settimana scorsa per un blitz.
Universitari in tenda anche fuori dalla Statale di Milano
Questa mattina gli studenti di Milano sono tornati nelle tende davanti all’università Statale. “Con l’inizio del nuovo anno accademico”, spiegano in un comunicato, “nonostante le ‘intense’ mobilitazioni della primavera scorsa contro il caroaffitti, nulla è cambiato: dalle istituzioni, dal Governo alle amministrazioni comunali sono arrivate soltanto finte promesse o insufficienti contentini, che non mettono in discussione i paradigmi che hanno prodotto e che continuano ad alimentare questa crisi”.
Gli studenti universitari di tutta Italia, aggiungono, si starebbero organizzando per ottenere “risposte vere” contro il carovita, per il diritto allo studio e alla casa. Tra le richieste, l’abolizione della legge 431/98, la reintroduzione dell’equo canone, il divieto di accesso ai privati ai bandi della legge 338/2000, studentati pubblici e accessibili e un reddito studentesco.