Roma è la città più verde d’Europa e, contrariamente a chi dice che sia trafficata e piena di smog, sappiate che ospita tantissime zone in cui stare all’aria aperta. Per una semplice scampagnata o per fare attività fisica, ci sono decine di ville storiche e giardini dove potersi tuffare per staccare la spina e respirare aria pulita a pieni polmoni. Ecco alcuni suggerimenti per chi fa jogging o cerca delle location alternative per allenarsi un po’, senza rinunciare al bel paesaggio.
Villa Borghese
Villa Borghese è il quinto più grande parco pubblico a Roma (circa 80 ettari) e occupa una vasta area nel cuore della città, compresa tra il tratto delle Mura Aureliane che unisce Porta Pinciana a Piazzale Flaminio, e i nuovi quartieri Salario e Pinciano sorti nei primi anni del Novecento.
Nel 1901 lo Stato acquisì i giardini di proprietà della famiglia Borghese e il 12 luglio 1903 furono aperti al pubblico, da allora è possibile incamminarsi per l’oasi verde. Il Giardino del lago, dove è possibile noleggiare delle barchette, permette di ammirare, al centro dello specchio d’acqua, il Tempietto dedicato ad Esculapio e, lungo le sponde, la Meridiana e la Fontana della Famiglia dei Satiri.
Villa Ada
Più grande di Villa Borghese è Villa Doria Pamphilj, il parco urbano situato nel settore Nord della città, lungo la via Salaria. Si tratta di un magnifico esempio di giardino paesaggistico o all’inglese, adorno di numerosi edifici neoclassici ed eclettici. Nei suoi 160 ettari sono compresi anche i resti di Antemnae, una delle città più antiche del Lazio, costruita sul monte omonimo di fronte alla confluenza tra il Tevere e l’Aniene (Antemnae proviene da ante amnem, “di fronte al fiume”).
Anche se il parco è ormai inserito nel centro abitato di Roma, chi passeggia per Villa Ada ha l’impressione di trovarsi immerso nella natura. Dall’accesso su via Panama, è possibile inoltrarsi in boschi di pini, lecci, allori e castagni, popolati da scoiattoli, ricci, conigli selvatici e ampie comunità di uccelli. Per questo Villa Ada Savoia è un luogo ideale per passare una giornata di sole, per fare jogging o semplicemente per passeggiare.
Villa Torlonia
Originariamente di proprietà della famiglia Pamphilj, Villa Torlonia era una delle numerose tenute agricole, rigogliose di frutteti, vitigni e canneti, lungo la via Nomentana. Acquistata nel 1760 dai Colonna, alla fine del Settecento fu ceduta al banchiere Giovanni Torlonia, che commissionò a Giuseppe Valadier il progetto di trasformazione della proprietà rurale in sontuosa residenza, attraverso la realizzazione del Casino Nobile, del Casino dei Principi e delle Scuderie. Dopo un lungo periodo di abbandono, la villa divenne residenza dei Mussolini dal 1925 al 1943.
Nel 1978, Villa Torlonia è stata acquisita dal Comune di Roma e trasformata in un parco pubblico dalla splendida vegetazione: lecci, bambù, robinie, palme azzurre, palme della California, castagni secolari e alberi da frutta − fichi, ciliegi, susini, meli e melangoli.
Via Appia Antica e Parco degli Acquedotti
Area protetta di rilevanza nazionale, di particolare interesse storico-archeologico e naturalistico, il Parco Regionale dell’Appia Antica vi offre un’esperienza indimenticabile, in un luogo unico in cui si fondono, in perfetta armonia, aspetti naturalistici e importanti monumenti archeologici, elementi che da sempre caratterizzano questa zona dell’Agro Romano compresa tra Roma e i Castelli Romani, e che ha ispirato famosi artisti e letterati. L’area del parco copre una superficie di circa 3.500 ettari, comprendente la via Appia e le sue adiacenze per un tratto di 16 chilometri, la valle della Caffarella, l’area archeologica della via Latina e il Parco degli Acquedotti.
Un altro aspetto del paesaggio dell’Agro Romano è offerto dalla cosiddetta area degli acquedotti, compresa tra la via Appia Nuova e la via Tuscolana e caratterizzata dalla presenza delle grandi arcate superstiti degli acquedotti che portavano l’acqua a Roma dai vicini colli, mirabili opere d’ingegneria degli antichi Romani. Qui, come secoli fa, si possono ancora vedere greggi di pecore pascolare attorno agli imponenti archi degli acquedotti, in un paesaggio agreste che non trova confronti. La via Appia è chiusa al traffico nei giorni festivi e costituisce il luogo ideale per passeggiate a piedi o in bicicletta alla scoperta di un immenso patrimonio naturalistico e storico-artistico veramente unico al mondo.
Villa Pamphili
Residenza di campagna della famiglia Pamphilj, sotto il pontificato di Innocenzo X (1644-1655) assunse l’aspetto di una fastosa residenza nobiliare di campagna, ampliata poi nel 1856 dal Principe Andrea V Doria Pamphilj che acquistò la Villa Corsini a Porta San Pancrazio.
Villa Doria Pamphilj è oggi anche un elegante parco, il più grande della città. Come molti altri parchi, è nato come tenuta di campagna di una famiglia nobile romana. La struttura conserva ancora oggi, dopo secoli, l’aspetto seicentesco e le principali caratteristiche che aveva nel Settecento e nell’Ottocento. È suddivisa in tre parti: il palazzo e i giardini (pars urbana), la pineta (pars fructuaria) e la tenuta agricola (pars rustica). Oggi, Villa Pamphilj è una tappa della Capitale molto frequentata da romani e turisti per la sua ricca vegetazione, per la sua pace e tranquillità e sicuramente per la sua posizione, abbastanza lontana dal caotico centro. Si rivela così il perfetto compromesso tra il richiamo e le comodità della città e la sensazione di vivere delle rilassanti “vacanze romane”.
Parco di Tor di Quinto
Il parco di Tor di Quinto si estende per circa 9 ettari lungo l’argine del fiume Tevere a Roma ed è un luogo ideale per praticare attività all’aria aperta, rilassarsi all’ombra di un albero o leggere un buon libro. Una rete di percorsi si snoda intorno al suggestivo laghetto che ospita numerose specie di uccelli acquatici e alberi come pioppi, frassini, carpini e querce. Sono presenti anche un’area giochi per bambini e un ristorante dove fare una pausa golosa. Il Parco inoltre, è collegato alla pista ciclabile nel tratto Castel Giubileo-Ponte Risorgimento.
Laghetto dell’Eur
Il Parco Centrale dell’Eur, il lago artificiale, ideato da Marcello Piacentini e previsto dal progetto originale dell’Esposizione Universale del 1942, fu portato a termine solo nel Dopoguerra, in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960, regalando alla zona olimpica un nuovo e sorprendente elemento decorativo: un chilometro di lunghezza per una larghezza che varia da 60 a 130 metri, una superficie totale pari a 85.120 mq, con una profondità oscillante tra i 2 ed i 4 metri. L’area è ricca di querce, pioppi, magnolie, olivi ed aceri, e di alcuni rari esemplari di lauroceraso, ligustrum, pittosporo e conifere appartenenti alle più importanti specie e varietà.
Splendida è la Passeggiata del Giappone, disegnata da Raffaele de Vico, con i Sakura, i ciliegi donati dalla città di Tokyo. La Passeggiata è estremamente suggestiva nel periodo dell’Hanami, la fioritura dei ciliegi, solitamente tra la metà di marzo e i primi di aprile.Vero gioiello dell’architettura paesaggistica, realizzato dallo stesso de Vico, è il Giardino delle Cascate (42.000 mq circa), probabilmente l’area verde più pregiata e suggestiva. Inaugurato il 29 giugno 1961, è costituito da un armonioso intreccio di salti e getti d’acqua, scogliere, pietre naturali e piante di diversa specie che lo rendono di fatto unico nel panorama dei parchi urbani di Roma.
Parco della Caffarella
La valle della Caffarella, che si estende su circa 190 ettari tra le Mura Aureliane, via Latina e via dell’Almone, prende il nome dalla principale tenuta storica presente nella zona, il cinquecentesco Casale della Vaccareccia, con annessa torre medievale, appartenente alla famiglia dei Caffarelli che qui aveva i suoi possedimenti e che ne bonificò il territorio. Il sentiero principale della Valle della Caffarella presenta importanti valori naturalistici per i suoi elementi di biodiversità e fu teatro di miti e leggende legate alla storia di Roma.
Parco del Pineto
Il Parco regionale urbano del Pineto è un parco cittadino e area naturale protetta, secondo parco per grandezza nella città di Roma (240 ettari), dopo il Parco regionale dell’Appia antica. Si trova nel quadrante nord-occidentale della capitale nella zona di competenza del Municipio Roma XIV e XIII, tra i quartieri Aurelio, Balduina e Columbus. Vi sono censiti circa 650 specie di piante e oltre 70 di uccelli. Si trovano erica arborea, cisto, lentisco, mirto e corbezzolo. Si possono incontrare cinghiali, volpi, moscardini, topi selvatici e bisce dal collare, rane.