La Palma del Sud di Aprilia, scorso sabato, 26 marzo, a pochi giorni dall’attentato terroristico islamico a Bruxelles, ha tenuto una conferenza per parlare di un Islam di pace.
Sihem Zrelli Gabes, presidente dell’associazione tunisina in Aprilia ha coinvolto come conferenzieri Nourdin Jlassi, docente universitario in Tunisi e l’addetto sociale al Consolato tunisino a Roma Ridha Saada.
“I primi toccati dagli attentati a Parigi, a Bruxelles, siamo noi, perché noi ripudiamo questi attacchi e coloro che li commettono. Il terrorismo non ci appartiene!” ha esordito Jlassi, invitando il pubblico presente ad un minuto di silenzio in onore delle vittime cadute per mano musulmana negli ultimi tempi, in Europa.
“Questi assassini”, ha aggiunto il professore, “compiono azioni simili in nome di dio, ma nessun dio, né il nostro, né quello cristiano, vuole la morte. L’Isis è una cellula deviata dell’islamismo, che si è insediata, negli ultimi anni, tra le falangi di chi detiene il potere politico ed economico: essa non rispetta le leggi e le tradizioni dettate dal Corano, ma solo quelle dettate dal potere. I musulmani sono le prime vittime e anche le più numerose del terrorismo.”
Importante segnale e momento questo dialogo con l’Islam, proprio durante il periodo della rinascita cristiana.
Marina Cozzo