Nella Capitale impazza la stanza della rabbia: cos’è e come funziona. Le specifiche per i consumatori
Roma significa anche particolarità: sono rare le specialità romane che non hanno un significato recondito. Vale nella culinaria, nell’arte e anche nel tempo libero. La Città Eterna è pronta a stupire. Anche e soprattutto chi è capace a comprenderla e per certi versi anticiparla. Le usanze che prendono piede a Roma, solitamente, avevano origini latine.
Il tempo ha cambiato questa tradizione: non si fanno più i banchetti luculliani, ma si preferisce il brunch. Dagli antichi fasti del latinorum (citando Manzoni) alle importazioni USA dell’ultimo periodo. Anni, secoli di storia e tradizione. Significa che tutte le strade portano a Roma, da qualsiasi parte la si veda. La prospettiva cambia ancora con la globalizzazione e nella Capitale d’Italia arrivano le stanze della rabbia.
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Roma, arriva la stanza della rabbia: cos’è e quanto costa
Cosa sono nello specifico? Arrivano dai quartieri più alti degli Stati Uniti, ma stanno prendendo piede un po’ ovunque. Sono vere e proprie stanze dove sfogare la propria ira. Accanirsi sugli oggetti presenti fino a romperli. Si dice che un atteggiamento del genere faccia bene all’anima e riesca a spurgare tutte le tossine nocive.
Siccome però un atteggiamento del genere non è concesso ovunque, questi sono luoghi chiusi – a pagamento – dove potersi sfogare. Stanze piene di oggetti da rompere. Arredate nel minimo dettaglio: tutto pronto per essere distrutto. La domanda, in tal senso, è sempre in aumento e nella Capitale c’è un ritrovo a Colli Albani.
Da dove arriva quest’abitudine
I prezzi, naturalmente, variano. A fare la differenza è la situazione: un cofanetto deluxe arriva a costare 65 euro. In due si arriva a spendere più di 100 euro. Tutto è a norma e nessuno è in pericolo. Visto che, ogni turno, prevede l’uso delle protezioni senza alcuna difficoltà. Questo è possibile in Via Amulio, 27. I ritrovi per fare tale attività, però, sono in costante aggiornamento. La richiesta sale e il territorio si adegua. Roma guarda (anche) all’America, nel bene e nel male.
Questo non significa scimmiottare gli Stati Uniti: vuol dire accogliere un’esigenza particolare che risiede nella voglia dei cittadini di sfogarsi. L’ira non è un sentimento da assecondare sempre, perchè il più delle volte rende poco lucidi e non all’altezza delle situazioni. Quando si accumulano troppe tensioni, però, è bene lasciarle andare anche in modo drastico. Gli USA hanno trovato questo metodo che, stando alla ricerca scientifica, tra dati e analisi, funziona.
Anche tale trattamento – come qualsiasi altra cosa – ha un costo particolare. Tuttavia non sono ancora proibitivi i numeri che girano attorno a tale fenomeno. Quando lo diventeranno, allora, probabilmente, assisteremo anche a un cambiamento di tendenze e mercato. Fino ad allora l’ira può diventare persino un motivo di svago, se presa a piccole dosi. E soprattutto con la consapevolezza di non stare sfasciando casa propria.